Fiorella Mannoia rivela: “Volevo figli ma non sono arrivati”

Fiorella Mannoia rivela: “Volevo figli ma non sono arrivati”

In una recente intervista, Fiorella Mannoia ha parlato a cuore aperto del suo desiderio di avere figli quando era più giovane.

Fiorella Mannoia ha recentemente compiuto 70 anni, un traguardo che la vede solcata da molteplici esperienze, riconoscimenti e scelte di vita. Tra queste ultime, la decisione di non avere figli occupa uno spazio significativo, influenzando non solo il percorso personale della cantante ma anche il suo esprimersi artistico.

In un’intervista concessa al Corriere della Sera, Mannoia ha approfondito i suoi sentimenti e pensieri riguardo la maternità, il suo rapporto con Carlo Di Francesco, sposato nel 2021, e come queste dimensioni si intrecciano con la sua musica.

Le parole di Fiorella Mannoia

Non ho mai accettato lo stereotipo per cui se una donna non fa figli, è come se fosse una donna a metà.” – ha esordito la cantante – “Io non ne ho. C’è stato un periodo in cui ne avrei voluto ma non sono arrivati. Oggi non mi mancano“.

Non ho fatto nessun percorso alternativo: sono dolorosi fisicamente, ma soprattutto psicologicamente.” – prosegue – “Mi sono detta: ‘Se questo è il mio destino, lo accetto’. E l’ho accettato. In alcune donne, com’è successo in me, il senso del limite naturale supera e ferma quello del desiderio“.

Fiorella Mannoia

Il desiderio espresso attraverso la musica

La musica ha svolto un ruolo cruciale nell’espressione del desiderio materno di Fiorella Mannoia : “Tutto quello che c’era da dire l’ho messo in un brano, scritto pensando di dialogare con una ragazza immaginaria, mia figlia che non esiste. S’intitola In viaggio.

Per la cantante il sentimento materno può esistere e trovare via di espressione anche al di fuori della maternità tradizionale:“E lo dico ai concerti, lo credo davvero. Non c’è bisogno di essere madri di fatto per sentircisi. Noi donne siamo già madri, perché è scritto nel nostro dna, e che ci siano poi figli o meno, quel sentimento rimane vivo in noi“.

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