Fabrizio De André: l’album dell’indiano compie 40 anni

Fabrizio De André: l’album dell’indiano compie 40 anni

Fabrizio De André, L’indiano: tutte le canzoni e i retroscena su uno degli album più amati del cantautore genovese.

Per qualcuno è uno dei suoi album migliori in assoluto. Per altri è il migliore dell’epoca pre svolta etnica. Forse è il più completo e complesso, il culmine di una ricerca musicale iniziata diversi anni prima. Di certo è un disco indimenticabile. Stiamo parlando di Fabrizio De André, eponimo album del cantuatore genovese, conosciuto dai più come L’indiano, o L’album dell’indiano, per via del pellerossa raffigurato in copertina. Andiamo a ripercorrerne la storia, le canzoni e alcune curiosità su un disco destinato a rimanere per sempre nella storia della nostra musica.

Fabrizio De André: la copertina e le canzoni de L’indiano

Decimo album d’inediti nella carriera di Faber, L’indiano è rimasto iconico immediatamente per la copertina, che vede un nativo americano a cavallo. Si tratta di un’opera d’arte di Frederic Remington, pittore statunitense, intitolata The Outlier e datata 1909.

chitarra acustica

Inciso nel 1981 e scritto in collaborazione con l’amico Massimo Bubola, che aveva già collaborato con De André nel precedente disco Rimini, vanta un tema portate: il confronto tra il popolo sardo e quello dei pellerossa, differenti tra loro ma affini per il destino di vittime di una colonizzazione.

Al suo interno sono presenti alcuni dei brani di maggior successo nell’intera discografia dell’artista genovese. Tra questi Fiume Sand Creek, una ballata in stile folk rock americano basata sul massacro dei pellerossa avvenuto il 29 novembre 1864 per opera del colonnello John Chivington e delle truppe della milizia del Colorado nel villaggio di Cheyenne e Arapaho sulle sponde del fiume Big Sandy Creek. E poi Hotel Supramonte, adattamento del brano di Bubola Hotel Miramonti, canzone incentrata sul sequestro di Fabrizio e Dori Ghezzi in Sardegna nel 1979.

Questa la tracklist dell’LP originale:

1 – Quello che non ho
2 – Canto del servo pastore
3 – Fiume Sand Creek
4 – Ave Maria (rielaborazione di un canto religioso popolare sardo)

1 – Hotel Spramonte
2 – Franziska
3 – Se ti tagliassero a pezzetti
4 – Verdi pascoli

L’indiano: il parere della critica

Apprezzato dal pubblico (disco d’oro in Italia), l’album dell’indiano è stato uno dei più applauditi anche dalla critica ufficiale. In alcuni casi venne accolto come il migliore della sua carriera, ricco di canzoni vibranti e maestose. A renderlo più completo fu d’altronde anche il contributo di musicisti di spessore come Lele Melotti, Mark Harris, Paolo Donnarumma, Andy J. Forest, Dori Ghezzi per i cori e il figlio Cristiano, che ha suonato il violino pizzicato e il verso dell’upupa in Fiume Sand Creek.

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