Eros Ramazzotti ha spiegato cosa è successo tra lui e alcuni volontari della Croce Rossa durante un suo concerto a Firenze.
Ma davvero c’è stata una lite tra Eros Ramazzotti e la Croce Rossa? A quanto pare sì, o almeno questo ha fatto pensare il tam tam mediatico generato sui social dopo un episodio avvenuto a Firenze. Durante un live dell’artista romano al Mandela Forum, il cantautore ha ripreso dei volontari, che sarebbero arrivati in ritardo nel prestare soccorso a una signora in preda a un malore tra il pubblico. Parole che hanno scatenato l’ira della Croce Rossa, creando un dibattito a quanto pare ingiustificato. Lo ha spiegato chiaramente lo stesso Eros, raccontando dal suo punto di vista cosa è davvero successo.
La Croce Rossa riprende Eros Ramazzotti
Attraverso una nota stampa, dopo quanto accaduto a Firenze, la Croce Rossa ha sottolineato l’atteggiamento di Eros che, pur essendo da sempre attento e silente sostenitore del volontariato, nell’occasione avrebbe alzato la voce con toni sbagliati nei confronti dei due volontari, colpevoli di essere arrivati a suo dire in ritardo.
Il cantante ha però spiegato che non era sua intenzione riprendere nessuno: “Ho ironizzato sui tempi di intervento dei ragazzi del soccorso su una ragazza che vedevo a pochi metri da me“. I 10 minuti di cui ha parlato l’artista, a suo dire, erano un’esagerazione, una battuta per far sorridere in quel momento la signora che aveva avuto un mancamento.
Pace tra Eros Ramazzotti e la Croce Rossa
“Da sempre apprezzo e sostengo il lavoro delle centinaia di volontari, un patrimonio inestimabile della cultura del nostro paese e mi spiace se ancora una volta nel video, chiaramente ironico, sia diventato un’occasione per facili clic“, ha concluso Ramazzotti, chiarendo sui social la sua posizione, decisamente filo-volontari e per nulla contraria al lavoro di persone che danno tutto per garantire la sicurezza anche durante i concerti.
Parole che sono state apprezzate da Lorenzo Andreoni, presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana: “Eravamo fiduciosi che Eros non avesse alcuna volontà accusatoria nei confronti dei nostri soccorritori, e con queste parole ha dissipato ogni dubbio“. Il chiarimento è stato dunque apprezzato dall’intero mondo della CRI, che ha teso la mano all’artista per fare ufficialmente pace.