Ennio Morricone annuncia il ritiro dal mondo del cinema: non comporrà più colonne sonore.
Ennio Morricone ha annunciato il suo addio al mondo delle colonne sonore per il cinema. Il compositore italiano, due volte premio Oscar, ha ufficializzato il ritiro dall’industria cinematografica, non però da quella musicale.
In occasione della consegna del premio ‘Presidio culturale italiano’, il grande Ennio ha parlato dei suoi progetti futuri e di quello che farà dopo la fine del lungo tour d’addio che lo ha visto impegnato in tutto il mondo, Italia compresa.
Ennio Morricone annuncia l’addio al cinema
La premiazione è avvenuta al Colosseo, un luogo che sta particolarmente a cuore a un romano come Morricone. Nell’occasione il compositore ha parlato della sua vita e, come riferito dall’Agi, ha annunciato un po’ a sorpresa: “Il mio prossimo record sarà quello di non fare più musica per il cinema, salvo per Giuseppe Tornatore“.
Tuttavia, non si tratta di un ritiro vero e proprio. L’artista ha infatti annunciato di voler continuare a comporre: “Ho già scritto una messa e un concerto per due pianoforti e archi. Insomma, voglio continuare a fare quello che ho sempre fatto, la musica assoluta, come la chiamo“.
Il modo di comporre di Morricone
Nel corso del suo intervento, il compositore più famoso d’Italia ha spiegato il segreto delle sue composizioni. In sostanza, non ne fa mai un lavoro duro, perché la musica non deve esprimere la sua sofferenza ma la gioia delle idee.
Al di là del talento, nel comporre, spiega Morricone, un grande aiuto viene dal film per cui si sta scrivendo musica: “C’è una regola che ho stabilito: se c’è una buona musica e il film è brutto, va male perché la musica comunque non fa miracoli. Mentre se c’è un bel film e la musica è mediocre, il film va bene. L’ideale è quando un bel film ha una bella musica“.
Infine, proiettandosi sul futuro e sull’attività del figlio, che ha deciso di seguire le sue orme, Ennio ha concluso: “Ora i tempi sono cambiati, non c’è lavoro e spesso per le colonne sonore si chiamano i dilettanti che magari usano anche i sintetizzatori. Mio figlio è bravissimo ma non lavora quanto ho lavorato io perché non c’è lavoro“.
Di seguito il tema di Il buono, il brutto e il cattivo: