Elisa devolve l’incasso del suo tour ai suoi musicisti e alla sua crew

Elisa devolve l’incasso del suo tour ai suoi musicisti e alla sua crew

Elisa ha annunciato di aver donato l’intero incasso del suo ultimo tour ai musicisti, alla crew e a chiunque abbia lavorato all’organizzazione dei concerti.

Elisa ha scelto di donare l’intero incasso dei suoi ultimi concerti ai musicisti e alla crew che hanno lavorato con lei. Lo ha annunciato la stessa cantautrice di Monfalcone su Instagram per far aprire gli occhi su un problema che necessita di una soluzione in tempi rapidi. L’artista ha rinunciato ai suoi emolumenti, così come il suo entourage, il suo manager e la sua agenzia, per far sì che i tanti professionisti che hanno lavorato agli spettacoli potessero ricevere il doppio del compenso abituale.

Elisa dona l’incasso del tour alla sua crew

Ragazzi, il tour si è concluso e sono felice e grata a tutte le persone che lo hanno reso possibile“, ha scritto la cantautrice su Instagram, ringraziando il pubblico, la sua agenzia, il suo management e tutti quelli che hanno lavorato con lei. In particolare, Elisa ha ringraziato l’agenzia e il suo manager Stefano Settepani per aver accettato di rinunciare al proprio compenso economico, donato ai musicisti e alla crew di questo tour.

Elisa Toffoli

La mia ricompensa è quella di sapere di aver fatto una cosa utile e a mio parere giusta“, ha scritto la Toffoli, che in questi mesi si è spesa per chiedere anche al governo un aiuto per il settore dello spettacolo, formato da tante figure professionali non certo multimilionarie.

Elisa chiede aiuto per i lavoratori dello spettacolo

Nel suo post, l’artista ha riacceso i fari sul problema dei lavoratori dello spettacolo, come fatto in questi giorni anche da Fedez: “Penso che sia fondamentale lavorare tra cittadini e governo alla formazione di un database preciso e dettagliato per regolarizzare tutte le professioni e le categorie del settore dello spettacolo, nella trasparenza più totale, per poter gestire al meglio anche tutt i fondi di emergenza. Fondi che per fare davvero la differenza, a mio parere dovrebbero avere una cadenza mensile, come degli stipendi“. Di seguito il post di Elisa: