Edoardo Vianello ha parlato, a Storie Italiane, della morte della figlia Susanna: ecco come ha vissuto questo dolore.
Perdere una figlia è un dolore impossibile da descrivere, e che non dovrebbe mai essere provato. Purtroppo ha dovuto vivere questa esperienza tremenda anche un grande cantante italiano, Edoardo Vianello. Pochi anni fa la voce di Abbronzatissima ha infatti dovuto dire addio alla sua amata Susanna, famosa speaker radiofonica, morta per un tumore. A distanza di due anni, intervistato da Eleonora Daniele a Storie Italiane, il re delle estati ha voluto descrivere il suo dolore, e spiegare la differenza rispetto a quello provato da Wilma Goich, sua ex moglie e madre della compianta Susanna.
Edoardo Vianello e il dolore per la morte di Susanna
Non esiste un modo unico per esprimere il dolore e vivere un lutto. Lo dimostrano anche Edoardo Vianello e Wilma Goich, che hanno condiviso una delle esperienze più brutte che si possano mai provare, ma che in quest’occasione hanno mostrato una reazione abbastanza differente.
Racconta il cantautore: “Abbiamo sofferto in modo diverso: Wilma viveva con Susanna, quindi ha avvertito maggiormente la sua mancanza. Io, invece, ho vissuto il dolore in maniera diversa perché sono più riservato“. La voce de I Watussi non ha voluto andare oltre queste parole, per non indugiare su un discorso che ovviamente non è semplice da toccare, e a quel punto l’intervista è virata su argomenti ben più leggeri e piacevoli da toccare, come il suo grande amore.
L’amore tra Edoardo Vianello e la terza moglie
Non solo di eventi luttuosi si è però parlato nella chiacchierata tra il noto artista ed Eleonora Daniele. Vianello ha infatti parlato anche del suo terzo matrimonio, quello con la Elfrida Ismolli, presente in studio. Proprio lei ha voluto raccontare i dettagli del loro incontro, avvenuto poco dopo la separazione tra Edoardo e la sua seconda moglie: “Tre ore dopo l’uscita dal tribunale, ha conosciuto me […] ci sono le date sui documenti, è successo proprio quel giorno […] non è stato un colpo di fulmine però, eh“.