Cos’è la coprolalia, il sintomo della Tourette di cui soffre Diana Del Bufalo

Cos’è la coprolalia, il sintomo della Tourette di cui soffre Diana Del Bufalo

Coprolalia: cos’è, significato e definizione di uno dei sintomi della sindrome di Tourette, ammesso in un’intervista da Diana Del Bufalo.

Che Diana Del Bufalo in passato abbia detto cose non propriamente in linea con il sentire comune, non è una novità. Di polemiche per sue uscite fuori luogo ne abbiamo lette spesso moltissime, ma adesso sappiamo che in fondo c’era un motivo: la cantante e attrice ex Amici ha infatti ammesso di soffrire di coprolalia, un disturbo collegato con la sindrome di Tourette. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

Coprolalia: cos’è, sintomi e significato

La coprolalia è una condizione di incontrollata e involontaria che punta ad affermare cose volgari e fuori luogo. È considerato un disturbo raro con un tasso di incidenza inferiore all’1% nella popolazione generale.

Diana Del Bufalo

La coprolalia può essere causata da una serie di fattori, tra cui: trauma cranico, ictus, tumore o infezione. In molti casi, però, la causa è sconosciuta. I suoi sintomi possono essere piuttosto invece dirompenti e imbarazzanti. L’individuo può ritrovarsi a imprecare in momenti inappropriati o con una compagnia sbagliata.

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Differenze tra coprolalia e sindrome di Tourette

La coprolalia è una condizione in cui si gridano incontrollabilmente delle oscenità ed è collegata alla sindrome di Tourette. Per certi versi, può essere un suo sintomo. La Tourette è infatti una condizione in cui si hanno movimenti e vocalizzazioni involontarie, che possono andare da semplici tic motori o facciali ad, appunto, uscite fuori luogo, parolacce e varie volgarità.

Come viene trattata la condizione?

Non esiste una cura nota per la coprolalia e la condizione viene solitamente gestita con una combinazione di terapie. Alcuni dei trattamenti più comuni includono farmaci come antidepressivi e antipsicotici, consulenza e logopedia. Sebbene non esista una cura, esistono trattamenti che possono aiutare a gestire la condizione.

Se una persona ha un caso lieve, potrebbe aver bisogno di assumere farmaci solo quando ha una riacutizzazione. Per le persone che hanno un caso più grave, potrebbe essere necessario assumere farmaci ogni giorno per controllare la condizione.

Ci sono anche molte cose che una persona può fare per tenere sotto controllo il proprio problema. Può provare a seguire una dieta sana, fare esercizio fisico regolare e gestire i loro livelli di stress. Possono anche cercare di evitare le cose che innescano una riacutizzazione. Insomma, si tratta di un problema che non può essere sottovalutato e sui cui non bisognerebbe scherzare.