La carriera, la vita privata e le curiosità su Mino Reitano, grande cantautore calabrese.
Era il 2009 quando la vita di Mino Reitano trovava la sua conclusione. Grande artista calabrese, amato da più generazioni e spesso sottovalutato, Mino si è fatto apprezzare non solo per il talento, ma per la simpatia, la delicatezza, l’umanità sempre mostrata in televisione e fuori dal piccolo schermo. Ripercorriamo insieme la sua carriera attraverso alcuni aneddoti e curiosità.
Chi era Mino Reitano: biografia e carriera
Beniamino Reitano nacque a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, il 7 dicembre 1944 sotto il segno del Sagittario. Perse la mamma da bambino, a soli 2 anni, e crebbe con il padre, un ferroviere con la passione per la musica: suonava il clarinetto ed era il direttore della banda del paese.
La stessa passione venne trasmessa a Mino che, una volta cresciuto, studiò musica per otto anni in Conservatorio, suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Iniziò la carriera nei primi anni Sessanta, dividendosi tra l’Italia e la Germania.
Nel 1967 debuttò al Festival di Sanremo con Non prego per me, un brano scritto da Mogol e Lucio Battisti, ma il successo arrivò solo nel 1968 con due grandi hit: Avevo un cuore (che ti amava tanto) e Una chitarra, cento illusioni.
Riascoltiamo insieme Avevo un cuore (che ti amava tanto) di Mino Reitano:
Tornò a Sanremo nel 1969 in coppia con Claudio Villa, cantando Meglio una sera piangere da solo. In quello stesso anno scrisse per Ornella Vanoni Una ragione di più. Ormai cantautore affermato, negli anni Settanta Mino incise una serie di dischi di buon successo, ottenendo piazzamenti di prestigio in molte competizioni canore. Fu tra l’altro l’autore di La sveglia birichina, un pezzo per bambini capace di vincere un’edizione de Lo zecchino d’oro.
Nel 1988 tornò sul palco del Festival di Sanremo con un altro dei suoi grandi successi, il brano Italia, scritto da Umberto Balsamo. Si trattava di un pezzo patriottico ed enfatico che arrivò sesto ma conquistò il pubblico, ridandogli grande popolarità. Partecipò a Sanremo in altre tre occasioni: nel 1990 con Vorrei, nel 1992 con Ma ti sei chiesto mai e nel 2002 con La mia canzone, senza però ottenere grande successo.
Mino Reitano: la morte
Nel 2007 venne diagnosticata a Mino Reitano una malattia gravissima: un cancro all’intestino. Confortato dalla sua fede cattolica, l’artista affrontò con serenità questo periodo molto brutto, sottoponendosi anche a due interventi chirurgici.
Purtroppo, il male non fu curato. Mino morì ad Agrate Brianza il 27 gennaio 2009. I funerali vennero svolti il 29 gennaio nella chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio. Vi parteciparono molti personaggi dello spettacolo, tra i quali Mike Bongiorno, Little Tony, Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Roby Facchinetti e Adriano Celentano. Dove si trova la tomba di Mino Reitano? Oggi l’artista è sepolto nel cimitero di Agrate Brianza, il suo comune ‘adottivo’.
Mino Reitano: la discografia in studio
1969 – Mino canta Reitano
1971 – L’uomo e la valigia
1972 – Ti amo tanto tanto
1973 – Partito per amore
1974 – Tutto Mino
1975 – Dedicato a Frank
1976 – Omaggio alla mia terra
1976 – I miei successi
1976 – Sogno d’amore
1980 – Ok mister
1980 – Le più belle canzoni per bambini
1981 – Omaggio a Napoli
1985 – Isole d’amore
1986 – I cantautori
1987 – Questo uomo ti ama
1990 – Vorrei
1992 – Ma ti sei chiesto mai
1991 – Mino Reitano Story
1994 – Canne al vento
1996 – Il meglio – Dal vivo
1999 – Musica tua – i Grandi Successi
2000 – Flashback – i Grandi successi originali
2002 – La mia canzone…le mie canzoni
2004 – Italia – Dal vivo
La vita privata di Mino Reitano: moglie e figlie
Mino Reitano è stato sposato per tanti anni con la sua adorata moglie Patrizia. Uomo di grande fede cattolica, è sempre stata innamoratissimo della consorte, madre delle sue due figlie Giuseppina Elena, nata nel 1978, e Grazia Benedetta, nata nel 1979.
Sai che…
– Mino Reitano viene ricordato anche per i suoi denti, o meglio per essersi presentato a Sanremo subito dopo aver effettuato uno sbiancamento. Una scelta che gli valse un incredibile attacco da parte di alcuni membri della stampa.
– Non conosciamo il suo patrimonio.
– Il suo esordio è come esponente italiano del rock and roll insieme ai fratelli Franco, Antonio e Vincenzo.
– Durante i primi anni Sessanta suona in un club in Germania con un giovane gruppo in rampa di lancio: i Beatles. Negli anni Reitano raccontò con grande entusiasmo questo ricordo, affermando di aver legato in quell’occasione con John Lennon.
– Con i primi successi acquistò insieme al padre un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza. Nacque qui il ‘Villaggio Reitano’, che ospita ancora oggi le nuove generazioni della famiglia.
– Mino Reitano era un grande tifoso della Reggina, squadra di Reggio Calabria, e dell’Inter, per cui compose nel 1980 l’inno Alè Inter. Nel 2000 prese comunque parte all’incisione dell’inno di un’altra squadra di calcio, la Lazio.
– Cosa c’entra Mino Reitano con i Green Day? Nel 2002 l’artista calabrese incise una cover di uno dei loro brani simbolo, Basket Case, con il titolo Mino, dove vai?. Di questo pezzo non esiste una pubblicazione, ma si ricorda un’esibizione dal vivo in una puntata del Maurizio Costanzo Show.
– Il suo ultimo concerto si è svolto il 1° ottobre 2006 a Pescara, mente la sua ultima apparizione televisiva è avvenuta nel febbraio 2008.
– Era molto amico di Adriano Celentano.
Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Mino Reitano, ecco una playlist presente su Spotify: