Chi è Sergio Caputo, la voce di Un sabato italiano

Chi è Sergio Caputo, la voce di Un sabato italiano

Sergio Caputo: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul cantautore e chitarrista italiano, tra i maggiori interpreti del pop-jazz.

“E in questo sabato qualunque, un sabato italiano, il peggio sembra essere passato…”. Chi non ricorda questo ritornello iconico che ha segnato gli anni Ottanta? Lo cantava Sergio Caputo, uno dei più grandi artisti italiani di quel periodo. Cantautore, chitarrista e jazzista con una forte vena pop, ha segnato un’epoca e ancora oggi è rimasto nel cuore di milioni di fan, non solo in Italia. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.

Chi è Sergio Caputo: biografia e carriera

Sergio Caputo è nato a Roma il 31 agosto 1954 sotto il segno della Vergine. Appassionato di musica fin da ragazzo, ha fatto il suo esordio nel 1978 con un 45 giri, Libertà dove sei/Giorni di festa, che precede di qualche anno il suo primo mini LP, arrivato nel 1981 per la Dischi Ricordi.

Microfono

Questi lavori non ottengono il successo sperato, ma permettono a Sergio di fare quell’esperienza utile per poter scrivere, nel 1983, un brano destinato a rimanere nella storia: Un sabato italiano, title track dell’omonimo album pubblicato per la CGD. Una canzone che, grazie anche alla spinta data da ben otto video prodotti dalla trasmissione Rai Mister Fantasy, condotta da Carlo Massarini, diventa un tormentone dell’epoca.

Il suo pop dallo stile jazzato e i suoi testi ironici, ma anche velatamente malinconici e inquieti, conquistano subito il pubblico italiano, che si innamora della musica proposta da questo cantautore innovativo. Forte di questo primo grande successo, lancia l’anno dopo un altro importante album, Italiani mambo, che supera le vendite del precedente e che si avvale della collaborazione di musicisti straordinari come Tony Scott e Roberto Gatto.

Sono anni di grande fermento discografico per lui, e nel 1987 Caputo riesce a fare anche il suo esordio al Festival di Sanremo con la canzone Il Garibaldi innamorato:

Torna sul palco dell’Ariston nel 1989 con Rifarsi una vita, mentre nei sette anni successivi si dedica a pubblicazioni di diverso genere, spaziando dal rock a lavori più prettamente jazz. La sua carriera continua nel segno della sperimentazione, influenzato anche da viaggi all’estero e da lunghi soggiorni negli Stati Uniti. Nel 1999, a dieci anni dall’ultima volta, si esibisce quindi nuovamente sul palco dell’Ariston di Sanremo con il brano Flamingo, incentrato sul tema dell’emarginazione:

Dopo essersi trasferito per un periodo in California per dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione per il jazz, raggiunge nuovamente il successo in un ambiente discografico completamente diverso, quello appunto della scena jazz a stelle e strisce, grazie anche all’album strumentale That Kind of Thing.

Cosa fa oggi Sergio Caputo? Continua la sua carriera, sempre in bilico tra esperimenti pop e un approfondimento della sua più grande passione, appunto la musica jazz. Nel 2020 ha riscaldato l’atmosfera estiva con un nuovo singolo autoprodotto, Ma che lurida estate.

Sergio Caputo: la discografia in studio

1983 – Un sabato italiano
1984 – Italiani mambo
1985 – No smoking
1986 – Effetti personali
1988 – Storie di whisky andati
1989 – Lontano che vai
1990 – Sogno erotico sbagliato
1993 – Egomusicocefalo
1996 – I Love Jazz
1998 – Seranadas
2003 – That Kind of Thing
2006 – A tu per tu
2014 – Un sabato italiano 30
2015 – Pop Jazz and Love
2017 – Chewing gum blues (con Francesco Baccini)
2019 – Sergio Caputo en France

La vita privata di Sergio Caputo: moglie e figli

Sergio è sposato da anni con la sua amata Cristina Zatti, la madre dei suoi due figli, Lucrezia e Victor.

Sai che…

– Ha scritto il testo di Susanna di Adriano Celentano.

– Sul finire degli anni Ottanta ha lavorato anche con il celebre sassofonista Mel Collins.

– Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo, Disperatamente (e in ritardo cane).

– Su Instagram Sergio Caputo ha un account da diverse migliaia di follower.