Tutto su Brian Wilson, il genio entrato nella storia della musica con i Beach Boys

Tutto su Brian Wilson, il genio entrato nella storia della musica con i Beach Boys

Brian Wilson: la carriera, la vita privata e le curiosità sulla mente creativa dei Beach Boys, autore di canzoni immortali come Good Vibrations.

Se si pensa a un genio della musica pop degli anni Sessanta, uno dei primi nomi a saltare alla mente è quello di Brian Wilson. Forse ancor prima rispetto a quello di un John Lennon o Paul McCartney. L’uomo che ha vissuto due volte è stato ed è un artista pazzesco, non tanto per capacità tecniche (la sua bravura al piano non è in discussione), quanto per la sua incredibile facilità nel comporre pezzi all’apparenza semplici, ma ricchi di sfumature armoniche molto moderne per i Sixties.

Andiamo a scoprire insieme le curiosità sulla carriera e la vita privata di un artista che ha conquistato il cuore di ogni appassionato di musica.

Chi è Brian Wilson: la biografia

Brian Douglas Wilson è nato a Inglewood, in California, il 20 giugno 1942 sotto il segno dei Gemelli. Talento precocissimo, negli anni del liceo inizia le sue prime sperimentazioni armoniche e compositive. Fonda quindi la sua prima band, i Carl and the Passions, insieme al suo fratello minore Carl Wilson. Nei primi anni Sessanta cominciano i primi successi del gruppo che, dopo aver cambiato nome, va alla ricerca di una casa discografica.

Tastiera pianoforte pianola

Alla fine, dopo qualche mese di travaglio, i Beach Boys approdano alla Capitol Records e lanciano una serie di singoli destinati a entrare nella leggenda: Surfin’ Safari, Surfin’ USA, I Get Around e Good Vibrations, tutti capaci di conquistare rapidamente il pubblico.

Autore e produttore di tutti i successi del gruppo, Brian ben presto decide di abbandonare i live. Esibirsi sul palco davanti al pubblico lo mette a disagio, e decide quindi di farsi sostituire, rimanendo nella band come vera e propria mente creativa.

Nel 1966 lavora incessantemente per l’album Pet Sounds, da molti ritenuto quasi un suo disco solista. Al suo interno confluisce anche una versione più elaborata di Good Vibrations, che diverrà un vero e proprio classico della storia della musica. Lo stesso album, che all’epoca ottiene un successo modesto, è stato rivalutato ampiamente dalla critica nel corso degli anni.

In seguito alla rottura con la Capitol e alla creazione della Brother Records, la band va incontro a una serie di difficoltà che portano alla fine della leadership creativa di Brian Wilson e, di fatto, alla fine del periodo d’oro del gruppo.

Gli anni Settanta sono un periodo difficile per l’artista, che inizia ad assumere droga e cade rapidamente in depressione. Le cronache narrano una serie di aneddoti bizzarri su questa fase della sua vita: pare che passasse le giornate davanti alla televisione, piangendo per il telefilm Flipper, mangiando solo bistecche e gamberetti.

Addirittura, si dice che avesse fatto mettere all’interno della propria abitazione della sabbia per potersi lasciare ispirare, immergendovi i piedi, mentre componeva al piano. Per cercare di aiutarlo, la moglie decide durante il decennio di chiamare lo psichiatra Eugene Landy che, nel corso di tutto il decennio, aiuta Brian a riprendersi, fino alla ‘rinascita’, culminata con il rientro nei Beach Boys per il Live Aid del 1985.

Tre anni dopo, l’artista decide d’intraprendere la carriera solista. Il suo primo album esce nel 1988 ma non ottiene il successo sperato. Tra gli anni Novanta e gli anni Duemila, con alterne fortune, continua comunque il proprio percorso individuale, trovando anche il coraggio di tornare a esibirsi dal vivo nel 1998. Cosa fa oggi Brian Wilson? Dopo una reunion dei Beach Boys nel 2011, ha proseguito la propria carriera solista ottenendo ottimi risultati grazie anche alle tante collaborazioni di prestigio.

Brian Wilson: la discografia in studio

1988 – Brian Wilson
1995 – I Just Wasn’t Made for These Times
1995 – Orange Crate Art (con Van Dyke Parks)
1998 – Imagination
2000 – Live at the Roxy Theatre
2002 – Pet Sounds Live
2004 – Gettin’ in Over My Head
2004 – Brian Wilson Presents Smile
2005 – What I Really Want for Christmas
2008 – That Lucky Old Sun
2010 – Brian Wilson Reimagines Gershwin
2011 – In the Key of Disney
2015 – No Pier Pressure
2021 – At My Piano

La vita privata di Brian Wilson: moglie e figli

Brian è stato sposato dal 1965 al 1979 con Marilyn Rovell, la donna che gli ha ‘salvato la vita’ affidandolo alle cure del dottor Landy. Dalla loro unione sono nati Carnie e Wendy, le prime figlie del cantautore. Dal rapporto con Melinda Ledbetter, sposata nel 1995, sono invece nati Daria Rose, Dylan, Dash Tristan, Delanie Rae e Dakota Rose.

Sai che…

– Brian Wilson è alto 1 metro e 88.

– A circa due anni sentì per la prima volta la Rapsodia in blu di George Gershwin. Un ascolto che gli aprì la mente.

– Dove vive Brian? La sua residenza dovrebbe essere in California, a Beverly Hills.

– Il patrimonio netto dell’ex Beach Boys è stimato sui 75 milioni di dollari.

– Da bambino gli venne diagnosticato un calo d’udito all’orecchio destro. La causa di questa menomazione non fu mai chiarita.

– Nel 2010 ha collaborato con Zucchero come corista nella canzone Chocabeck.

– Con i Beach Boys è stato introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame nel gennaio 1988.

– Su Instagram Brian Wilson ha un account ufficiale da decine di migliaia di follower.

Di seguito un’esibizione di Brian Wilson sulle note di God Only Knows:

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/thebeachboys

Argomenti