Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ha sorpreso Cesare Cremonini consegnandogli un riconoscimento davvero molto ambito.
La scenetta si è verificata questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del progetto artistico di Cesare Cremonini “Luci a San Luca”, promosso in occasione del Bologna portici festival. Ad un certo punto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha consegnato al cantautore la Turrita d’argento, lasciando l’artista senza parole.
La reazione di Cesare Cremonini
“Di solito gli scherzi li faccio io” – ha detto il cantautore visibilmente commosso. La Turrita d’argento è un riconoscimento molto ambito, assegnato a persone, aziende, associazioni e istituzioni che abbiano contribuito al progresso della città. Il premio è stato consegnato a Cremonini per la sua brillante carriera nel mondo della musica in occasione dei 25 anni di “50 special”.
“Il Nettuno a Cesare ha motivazioni “special” – ha scherzato Lepore facendo riferimento al celebre brano di Cremonini – “Lui, infatti, attraverso la musica ha dato valore a Bologna. In ultimo non dimentichiamo il contributo per la Garisenda, lanciando la raccolta fondi“.
“E’ un onore infinito e inaspettato” – ha commentato Cremonini, visibilmente emozionato – “una sorpresa che non mi aspettavo. Ogni giorno che passo nella mia città, ne sono più profondamente innamorato. Bologna è l’unico luogo al mondo che tiene insieme tutto il nostro passato e tutte le nostre speranze“.
L’amore per Bologna
Cesare Cremonini ha dimostrato nel corso degli anni un profondo attaccamento alla città di Bologna, portando avanti varie iniziative di rilevante importanza sociale e culturale. Tra queste, risalta il suo impegno, condiviso con l’amico e collega Gianni Morandi, nella raccolta fondi finalizzata alla messa in sicurezza della storica Torre Garisenda, simbolo della città.
Non meno significativo è l’amore dichiarato di Cremonini la squadra calcistica di Bologna e il suo coinvolgimento nel progetto ‘Luci a San Luca‘. Quest’ultimo, giunto alla sua seconda edizione, prevede l’illuminazione dei tre chilometri del portico che collega lo stadio al Santuario della Beata Vergine di San Luca, contribuendo a valorizzare uno dei percorsi più significativi e simbolici di Bologna.