Bruce Springsteen sta male, annullato un concerto: per i media americani ha il Covid

Bruce Springsteen sta male, annullato un concerto: per i media americani ha il Covid

Bruce Springsteen sta male ed è stato costretto ad annullare un concerto in Ohio: secondo i media americani avrebbe contratto il Covid.

Preoccupazione e ansia tra i fan di Bruce Springsteen: il Boss sta male! La notizia, rimbalzata anche in Italia dai media americani, ha fatto immediatamente sorgere un allarme tra tutti coloro che amano il cantautore del New Jersey. Negli ultimi giorni un suo concerto con la E Street Band, in programma a Columbus, in Ohio, è stato annullato all’ultimo momento per una malattia non precisata. E secondo la stampa americana potrebbe trattarsi del grande incubo di questi ultimi anni: il Covid.

Bruce Springsteen ha il Covid?

Dalla notizia della cancellazione del concerto sono tante le voci e i sussurri che si sono inseguiti nel corso delle ore. Qualcuno parlava di un brutto male, altri di motivazioni che potessero collegarsi a problemi personali. A quanto pare, però, secondo quanto riferito dai media americani il cantante potrebbe essere stato contagiato dal Covid.

Bruce Springsteen

Ad ogni modo per ora il concerto dell’Ohio non è stato annullato, ma semplicemente rinviato a data da destinarsi. Si trattava, peraltro, del primo live americano dell’artista dal 2016. E a dare forza all’ipotesi Covid sarebbe il contagio avvenuto, negli scorsi giorni, anche tra vari componenti della sua band. La speranza è che possa riprendersi il prima possibile per poter riprendere il suo attesissimo tour negli States.

Springsteen e le polemiche per il concerto di Ferrara

Intanto in Italia non si placano le polemiche per uno dei suoi live primaverili, in particolare per quello previsto per il 18 maggio al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara. Un live che è stato preso di mira dalle associazioni ambientaliste italiane, che puntano il dito contro i possibili danni alla fauna avicola derivanti dal concerto.

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A rispondere ai timori degli ambientalisti è stato però Claudio Trotta di Barley Arts, promoter italiano del Boss: “I miei festival sono sempre stati attenti a verde e ad ambiente e in questo caso si tratta di un parco urbano e non di un’area protetta. Altre amministrazioni qui hanno fatto i fuochi d’artificio, non mi paiono poco impattanti“.