A Odessa, in Ucraine, un gruppo di persone ha suonato It’s My Life mentre costruiva delle barricate: Bon Jovi ha condiviso le immagini.
La musica internazionale accompagna, come una colonna sonora a volte drammatica, altre volte combattiva, le immagini di quanto sta accadendo in Ucraina in questo periodo di guerra. A fare il giro del mondo è stato in queste ore un video molto particolare, condiviso sui propri account social dai Bon Jovi. La band del New Jersey ha voluto mostrare come, anche in situazione di estrema difficoltà, in Ucraina si stia provando a reagire. Così, mentre innalzano delle barricate, un gruppo di persone a Odessa si è fatto accompagnare dalle note corroboranti della celebre It’s My Life.
It’s My Life suona a Odessa
Su una spiaggia della città marittima ucraina, una delle più importanti per il Paese e anche delle più amate dagli italiani, risuona l’inno It’s My Life dei Bon Jovi. Un ragazzo accompagna il pezzo alla batteria, mentre alcuni amici caricano sacchi di sabbia su un camion da utilizzare per le barricate che dovrebbero proteggerli dall’avanzata dei russi.
“Questa è la mia vita, ed è ora o mai più“, cantava Jon Bon Jovi e la storica band in una delle canzoni più famose degli anni Duemila. Una canzone che è diventata in questo momento un inno di battaglia per chi sta combattendo in prima fila per la propria vita, per la propria famiglia, per la propria città.
Jon Bon Jovi condivide il video di Odessa
Le immagini hanno fatto il giro del mondo e hanno colpito al cuore Jon Bon Jovi, che ha voluto condividerle attraverso un post sull’account Facebook della band del New Jersey. A corredo di un breve video, l’artista ha scritto: “This is for the ones who stood their ground“, citazione di un verso del brano, che tradotto in italiano significa “questa è per quelli che non mollano“.
Perché in Ucraina non c’è nessuno che si stia tirando indietro. Tutti stanno combattendo per la propria vita e per respingere un’invasione che ha causato morte, distruzione e ha sconvolto gli equilibri del mondo intero. Di seguito il video: