In memoria di Avicii, il dj svedese morto a 28 anni

In memoria di Avicii, il dj svedese morto a 28 anni

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Avicii, dalla carriera alla vita privata, fino alla sua prematura scomparsa all’età di soli 28 anni.

Produttore, Dj e musicista sin dall’età di 18, Avicii era uno degli artisti più importanti della scena musicale internazionale, e che senza ombra di dubbio è stato in grado, con le sue canzoni, di lasciare un segno per quanto riguarda la musica elettronica. Scopriamo di più sulla vita e sulla carriera del celebre Dj svedese.

Avicii: età, origini e inizi

Avicii, all’anagrafe Tim Bergling, è nato l’8 settembre 1989 a Stoccolma e ha trascorso i suoi primi anni di vita a Östermalm. La sua attitudine all’arte e alla musica si sviluppa sin dall’infanzia, finché Tim non decide di mettere letteralmente le mani in pasta, e comincia a scrivere canzoni registrandole direttamente in camera sua. È il 2008 quando il ragazzo mette per la prima volta le mani su un computer, utilizzando un programma per produrre musica di nome Fruity Loops. E ancora non sa che nel giro di pochi anni diventerà uno dei dj più pagati in assoluto.

La voglia di far sentire la propria musica al mondo è tanta, così a 18 anni Avicii, tra la sua passione per Carl Jung e quella per lo snus, un tipo di tabacco che viene consumato mettendolo fra il labbro e la gengiva superiore, comincia a caricare le sue canzoni online su un blog e poi sul suo profilo di MySpace. È proprio in questo periodo che nasce il suo nome d’arte, che in sanscrito significa senza onde, un termine adottato anche dalla filosofia buddhista per riferirsi all’ultimo livello dell’inferno. In realtà, la leggenda racconta che al momento di registrarsi su MySpace, dopo vari tentativi falliti, Tim decise di scegliere quel nome soltanto perché tutti gli altri che aveva provato non erano disponibili. E alla fine il destino ha voluto che fosse conosciuto così da tutto il mondo.

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La carriera di Avicii: gli album e il ritiro

La svolta arriva nel 2008, quando Ash Pournori lo scopre e gli permette di firmare il suo primo contratto discografico. Da lì sarà un fiume di successi, che lo porteranno ad essere inserito nella Top 100 di Dj Mag a soli 22 anni… e in sesta posizione! Un anno dopo Tim riuscirà ad arrivare addirittura al terzo posto. Certo, non crediate che dalla cameretta Avicii sia passato direttamente ai palchi più prestigiosi d’Europa. Pare, anzi, che durante il suo primo dj set, che si è tenuto nel 2010 a Miami, ci fossero soltanto 3 persone! Tutt’altra storia, invece, quando nel 2012 suonerà sempre a Miami, ma questa volta come headliner e con una vocalist di un certo livello. Parliamo di Madonna, grande amica e fan del dj, e che si esibirà con lui (e non di certo davanti a 3 persone!).

Il suo primo disco esce nel 2013 e si intitola True. Al suo interno troviamo alcuni dei singoli di maggiore successo dell’artista, come Wake me up o Hey Brother, pezzi talmente famosi che anche chi non è appassionato del genere in un modo o nell’altro si sarà ritrovato a canticchiare almeno una volta. Il secondo lavoro è invece Stories e viene pubblicato nel 2015. Oltre ai due dischi, l’artista nel corso della sua carriera pubblicherà quattro EP: Muja (2009), The Days / Nights (2014), Pure Grinding / For a Better Day (2015) e infine l’ultimo lavoro della sua carriera, AVĪCI (01) (2017), prima dell’unico disco postumo, Tim, pubblicato dalla famiglia nel 2019.

Di seguito il video di SOS di Avicii:

Insomma, nel corso della sua carriera non sono di certo mancate le soddisfazioni. Pensate che Wyclef Jean, famoso rapper di Haiti, arriverà a paragonarlo addirittura a Michael Jackson, mentre altri esperti del settore parleranno di lui come uno fra i migliori compositori al mondo. Tuttavia, sebbene il dj non abbia mai smesso di produrre musica, la sua attività si interromperà presto. Era il 29 marzo del 2016 e Avicii si ritira dalle scene, o meglio, comunica che alla fine dell’anno avrebbe chiuso con l’attività live. In tutta la sua vita collezionerà la bellezza di 813 date. L’8 settembre 2021, nel 32esimo anniversario della sua nascita, Google ha scelto di dedicargli un Doodle.

Ecco il video di Wake me Up di Avicii:

Avicii: la discografia in studio

2013 – True
2015 – Stories
2019 – Tim

Avicii: la vita privata

Piuttosto timido e riservato, Avicii in passato ha avuto poche storie importanti. Dal 2011 al 2013 si era legato a Emily Goldberg, una studentessa dell’università di Washington. Dopo la fine della loro storia, Avicii si è fidanzato con Raquel Bettencourt, top model canadese. I due si sono frequentati in maniera seria e dopo pochissimo tempo sono addirittura andati a convivere in California, ma nonostante le buone premesse la loro relazione è finita soltanto nel 2014, forse anche a causa dei problemi di salute del dj.

Dal ritiro alla malattia: Avicii e la morte a soli 28 anni

Avicii è morto il 20 aprile 2018 a soli 28 anni. Una scomparsa prematura e improvvisa, comunicata dalla sua manager Diana Baron. Tuttavia, sebbene al momento del ritiro il dj si fosse limitato a dire che fosse per cause di salute, senza spiegare nei dettagli la sua situazione, pare proprio che negli anni i suoi problemi si siano acuiti e non poco.

Già due anni prima, nel 2014, Tim aveva subito l’asportazione chirurgica della cistifellea e dell’appendice come conseguenza del frequente abuso di sostanze alcoliche. Per di più, il musicista aveva sofferto anche di di pancreatite acuta, un problema sempre legato al consumo di sostanza alcoliche.

E se certamente la malattia di Avicii fosse oramai diventata dura da reggere, pare che parallelamente il dj soffrisse anche di depressione, e che anche per questo motivo avesse deciso di ritirarsi dalle scene così prematuramente: «Non provavo più felicità», aveva detto durante numerose interviste, dichiarando anche come per lui fosse diventato difficile gestire le emozioni del suo così spropositato successo e dei tanti ricoveri che negli ultimi anni aveva dovuto subire. E alla fine il giovane Tim si è spento, forse soffocato da qualcosa di troppo grande ed impegnativo da gestire, lasciando un grande vuoto nel cuore dei suoi famigliari e amici, nonché dei suoi numerosissimi fan, ma anche una serie di grandi successi che non se ne andranno mai.