Angelina Mango racconta il suo nuovo album, “Poké Melodrama”

Angelina Mango racconta il suo nuovo album, “Poké Melodrama”

Esce oggi “Poké Melodrama”, il primo album di Angelina Mango: la cantante si è raccontata in una lunga intervista.

Dopo la vittoria a Sanremo e la partecipazione all’Eurovision Song Contest, Angelina Mango ha deciso che è arrivato il momento di debuttare con il suo primo disco: “Poké Melodrama“. Si tratta di un album variegato, proprio come un poké, in cui la cantante ha raccontato pezzi molto intimi della sua storia personale.

“Pokè melodrama”: un album autobiografico

E’ tutto autobiografico, faccio ancora fatica a parlare di cose che non mi riguardano in prima persona.” – spiega Angelina Mango a Repubblica“Credo che sia un’istintività tipica della mia età, sento di avere cose importanti da dire subito, magari in futuro parlerò anche d’altro. Sono nuova nell’ambiente musicale, considero questo album un mio biglietto da visita“.

Nel disco, uno dei temi più ricorrenti è quello della solitudine: “A pensarci bene, negli ultimi due anni credo di non essere mai stata da sola in una stanza. Ma chi scrive canzoni è sempre un po’ solo, quella sensibilità che ci fa scrivere ci porta anche a non essere compresi sempre, e del tutto“.

Dalla solitudine ci salva la musica, ci permette di condividere: con i musicisti, quando sono sul palco, cerco sempre la condivisione. Poi, certo, la solitudine c’è, ogni tanto. E’ un momento speciale che vivo con me stessa.” – conclude la cantante.

Un insieme di generi musicali

“Poké Melodrama” è un album molto variegato dal punto di vista dei generi musicali. Angelina lo descrive così: “E’ un poké incoerente perché musicalmente va ovunque. Volevo che gli ingredienti fossero in linea con la mia percezione della musica, che ci fosse il racconto di quello che ho vissuto negli ultimi dodici mesi. Io scrivo tutto, al di là delle sessioni in studio. Nell’ultimo anno mi sono appuntata tutti i momenti in cui ho provato delle emozioni”.

Angelina Mango vincitrice del Festival di Sanremo 2024

Quella di mettere insieme troppi mondi era un po’ una preoccupazione ma mi piace entrare in studio senza aspettative, senza sapere dove andrò a parare, anche se sono sempre molto presente, seguo tutto da vicino, la scrittura, la produzione, gli arrangiamenti”

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