Amedeo Minghi rivela cosa c’è dietro 50 anni di musica

Amedeo Minghi rivela cosa c’è dietro 50 anni di musica

Amedeo Minghi è uno degli artisti italiani più longevi, dal punto di vista musicale: la sua carriera è cominciata 50 anni fa!

Era il 5 novembre di 50 anni fa quando Amedeo Minghi ha fatto il suo debutto ufficiale in Rai. Prima di arrivare a un palcoscenico così importante, aveva scritto canzoni per altri cantanti. Una gavetta che alla fine ha portato a dei frutti meravigliosi, visto che dopo cinque decenni ci troviamo ancora a parlare di lui, artista raffinato e ispirato.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage, Minghi ha parlato della grande fatica e del duro lavoro che ha dato il via a quella che sarebbe stata una carriera invidiabile, con successi che resteranno per sempre nel repertorio della canzone italiana.

“La bussola e il cuore”

Lo scorso 14 ottobre è uscito il cofanetto “La bussola e il cuore”, che contiene tre cd. Due di essi contengono le sue hit più conosciute, compresa “Vattene amore” che nel 1990 arrivò come un tornado sul palco di Sanremo, diventando un classico sin da subito. Nel terzo disco, invece, solo brani inediti.

Parlando del suo cd nell’intervista, Minghi ha dichiarato di aver pescato nel lontano passato, perché è da lì che bisogna partire. Un po’ come nel salto con l’asta, ha detto Minghi: si va un po’ più lontano per poter andare avanti, proiettati nel futuro della musica.

Attenzione verso il pubblico

Il cantautore ha anche rivolto un pensiero al suo pubblico, che è sempre stato il suo referente, molto più degli “esperti”. La maggior parte dei successi, ha dichiarato Minghi, sono stati sempre inaspettati, mentre le canzoni su cui ha lavorato più duramente sono spesso naufragate. Segno che, in un certo senso, il pubblico vede sempre più “lungo” rispetto a chi giudica la musica, spesso secondo criteri stringenti.

Riguardo alla sua fede, Minghi ha detto che bisognerebbe coltivarla nel privato. Accetta però di essere testimone della fede perché bisognerebbe, secondo lui, musicare le parole di Gesù e del Papa, perché sono parole di amore universale.