Achille Lauro ha fatto scalpore al Festival di Sanremo 2020 per lo spogliarello messo in scena sul palco: ecco spiegato il significato della sua performance.
Quando Achille Lauro va a Sanremo fa rumore, sempre. L’artista romano, provocatore per vocazione, ha stavolta lasciato a bocca aperta il pubblico dell’Ariston per il suo look più che per la canzone presentata in gara.
Presentatosi sul palco con una tunica nera con dettagli dorati, al ritornello si è spogliato, mettendo in mostra una tutina color pelle glitterata da far invidia al miglior Renato Zero d’annata.
Il risultato? Un boom clamoroso, specialmente sul web, dove comunque non sono mancate le polemiche. Per mettere a tacere ogni critico, il performer ha spiegato sui suoi social il significato della sua scelta stilistica.
Achille Lauro spiega il look a Sanremo 2020 su Instagram
Incredibile ma vero, lo ‘spogliarello’ di Lauro sul palco dell’Ariston non è stata una provocazione e basta, ma una studiatissima citazione religiosa. L’artista si è infatti rifatto a San Francesco, come d’altronde aveva anticipato sui social un paio di mesi fa.
L’ex trapper ha voluto infatti omaggiare il Santo che si è spogliato dei suoi abiti per rinunciare ai beni materiali e abbracciare la povertà e l’umanità nel suo significato più profondo. Una scena che ha dato vita ad opere d’arte fondamentali, tra cui la più famosa è il ciclo pittorico di Giotto nelle Storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi.
Achille Lauro cita San Francesco
L’artista romano, che nell’ambiguità ci sguazza, ha voluto fornire la spiegazione del suo look direttamente sui social a pochi secondi dalla sua performance.
In una serie di post si legge: “San Francesco. La celebre scena attribuita a Giotto in una delle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi. Il momento più rivoluzionario della sua storia in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà “.
Di seguito la foto di Lauro in abiti ‘francescani’: