Fabrizio De André, La canzone di Marinella: il significato del testo di uno dei brani più famosi del grande cantautore genovese.
Sarebbe quantomeno curioso immaginare quale sarebbe stata la reazione del grande Fabrizio De André se avesse saputo che una delle sue ballate più famose, La canzone di Marinella, sarebbe tornata al centro dell’opinione pubblica perché cantata, in un momento karaoke, dal leader della Lega Matteo Salvini e dalla premier Giorgia Meloni durante la festa per i 50 anni del numero uno del Carroccio. Probabilmente l’avrebbe presa con ironia. Ma qual è il vero significato di questa canzone, intonata, si fa per dire, dai due politici a poche ore di distanza dalla strage di Cutro, e immortalati dal giornalista Nicola Porro?
La storia de La canzone di Marinella
Quella cantata da Faber non è diventata solo una delle sue canzoni più amate, una delle più celebri della prima fase della sua carriera, ma forse anche una delle storie più tristi della nostra musica. A ispirare il grande cantautore genovese fu un caso di cronaca risalente al 1953, con protagonista la ballerina Maria Boccuzzi.
Donna di origini calabresi, emigrata a Milano negli anni Trenta, allontanata dalla famiglia iniziò a intraprendere il lavoro di ballerina di avanspettacolo. Divenne l’amante di Luigi Citti, detto Jimmy, ma la sua vita cambiò quando cadde nelle grinfie di Carlo Soresi, uomo che la costrinse a prostituirsi in varie città italiane. La notte del 28 gennaio la donna rimase uccisa a colpi di revolver e spinta nel fiume Olona. Venne ritrovata solo nei giorni successivi. Furono indagati per la questione gli stesi Soresi e Citti, ma il caso cadde in prescrizione per mancanza di prove.
Il significato del testo de La canzone di Marinella
Circa dieci anni dopo, quella storia venne ripresa da Faber, che decise di rendere celebre la sua storia e di trasferirla all’interno di un brano scelto come primo singolo, nel 1962. L’obiettivo del grande cantautore era quello di andare oltre la cronaca, raccontando quegli aspetti più lirici di una vicenda che si portava dietro tutta la tristezza e il carico emotivo di una vera ingiustizia.
Lo si può evincere dalla descrizione del primo incontro tra la ragazza e il suo assassino, seguito “senza una ragione“, ma anche in alcune immagini descritte nei versi successivi, in cui la morte viene raccontata come fosse in bilico tra sogno e realtà, attraverso l’espediente della voce popolare: “Dicono poi che mentre ritornavi, nel fiume chissà come scivolavi e lui che non ti volle creder morta, bussò cent’anni ancora alla tua porta“.
Ma l’epilogo di un dramma dai contorni oscuri lascia ancora spazio alla speranza e alla bellezza, che supera ogni forma di violenza: “Questa è la tua canzone, Marnella che sei volata in cielo su una stella, e come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno, come le rose“.
Di seguito il video con il testo di La canzone di Marinella: