Zucchero scatenato: il bluesman emiliano ha attaccato l’amico Eric Clapton per il suo pensiero sul vaccino.
Irrefrenabile Zucchero! Il cantautore emiliano ne ha per tutti. Intervistato da Il Fatto Quotidiano in occasione dell’uscita del nuovo album Discover, il suo primo disco di rivisitazioni, l’artista ha voluto prendere le distanze dall’amico Eric Clapton sul fronte vaccini. E non ha lesinato una frecciatina anche a Vasco Rossi, al governo e a chi ha osteggiato in tutti i modi il Ddl Zan. Ecco le dichiarazioni di uno Sugar scatenato.
Zucchero attacca Eric Clapton
Chi lo avrebbe mai detto. Nella bagarre (in relatà unilaterale) tra Eric Clapton e J-Ax, Zucchero si schiera con il secondo. Sul fronte pandemia, le sue idee sono più vicine a quelle del rapper che a quelle dell’amico Eric, bluesman leggendario con cui ha avuto anche il modo di suonare in passato.
Se musicalmente resta inattaccabile, sui vaccini e sul lato umano Eric ha mostrato infatti più volte di sbagliarsi. Afferma Fornaciari: “Spero che Eric si ravveda sui vaccini. Ogni tanto subisce i retaggi degli effetti di tutto l’alcol e le droghe che si è preso. A volte di colpo diventa cupo e si chiude. Poi improvvisamente si riprende ed è un gentleman delizioso. Ora è in fase di grande negatività“.
Zucchero tra Vacso Rossi e il ddl Zan
Nel corso della sua intervista, Sugar non si è tirato indietro nell’esprimere un commento anche su Vasco Rossi, reduce dalla pubblicazione di un nuovo album, Siamo qui. Parlando del suo nuovo lavoro, Fornaciari ha ammesso di non averlo ascoltato e di aver sentito solo il singolo che dà il titolo al disco. Un brano che gli è piaciuto di più rispetto ad alcuni singoli precedenti. Ma sul Blasco la sua idea è chiara: “Ormai va avanti di rendita. In Italia ha un seguito incredibile“. Un parere che non piacerà ai fan del rocker di Zocca.
Dopo aver quindi parlato dell’aria che si respira in Italia, un’aria di preoccupante ritorno al fascismo e agli estremismi, l’artista emiliano ha quindi detto la sua anche sullo stop al Ddl Zan: “Siamo tornati al Medioevo. Ai miei tempi c’erano David Bowie, Freddie Mercury, Elton John: a nessuno fregava nulla se erano omosessuali o no. Ora è il contrario“.
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