Terzo Live Show di X Factor 2020, le pagelle: conferme dai Melancholia e Naip, Agnelli tenta la rivoluzione mentre Emma perde un pezzo.
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Entra nel vivo l’edizione 2020 di X Factor, che nel terzo Live Show, con due manche a ‘scelta libera’, ha visto scontrarsi i dieci concorrenti ancora in gioco fino all’epilogo tutto sommato più scontato: l’eliminazione di Filippo Santi, il concorrente di Emma che era riuscito a salvarsi nei due precedenti ballottaggi. Ecco i promossi e i bocciati di questa terza puntata dal vivo del talent.
X Factor 2020: le pagelle dei giudici
Manuel Agnelli: 7
Bello lo spiegone per presentare LPOM, con riferimenti alla musica suonata, che viene da dentro, scritta senza un team autorale e senza produzioni iperboliche. La sua visione del futuro della musica è fin troppo ottimistica, ma dopo essersi ‘liberato’ dei Manitoba almeno in X Factor può guardare al proprio futuro con grandi speranze. Autorevole.
Emma Marrone: 4
Anche oggi è parsa nervosa. In certi frangenti sembra sempre meno a suo agio su quella sedia. Potrebbe forse essersi resa conto che il suo team è uno dei più deboli nella storia del programma. Spaesata.
Mika: 6
Con Vergo rischia, ma finisce per avere ragione. Per il resto è meno maligno e meno coinvolto delle altre puntate. Se non fosse per il siparietto sulla parola ‘coccodrillo’ (qualcuno spieghi alla Collu che ‘coccodrillo’ e ‘alligatore’ non sono sinonimi), non ci si sarebbe nemmeno accorti della sua presenza. In pausa.
Hell Raton: 6
Conservativo con Martina, prova a cambiare le carte in tavola con le altre due concorrenti del suo team, ma le soluzioni proposte risultano meno convincenti di quelle delle puntate precedenti. Forse questo Live gli servirà a capire qual è la strada giusta per far spiccare il volo alle sue ragazze. Multiforme.
X Factor 2020: le pagelle della terza puntata
Cmqmartina: 6
Dopo aver tentato di rinnovare l’immortale Battisti, Martina viene riportata nel suo campo Hell Raton, e ritrova la sicurezza e soprattutto la naturalezza che l’aveva contraddistinta fin dalle prime puntate. Lineare.
Blind: 5
Starà anche facendo numeri da capogiro nelle classifiche, come sottolineato durante la puntata, ma Blind rimane un rapper acerbo, e lo dimostra ancora una volta con questa esibizione. Affannato.
Vergo: 6
Dopo le critiche piovute sulla versione de Il mio canto libero di Cmqmartina, Mika è abbastanza intelligente da dare un classico a un suo artista, ma senza permettergli di stravolgerlo. Così la produzione di Taketo rimane raffinata, e l’autotune non diventa abusivo come nel resto dei brani cantati fin qui da Vergo. Il risultato è tutto sommato piacevole. Sorprendente.
Little Pieces of Marmelade: 8
Prosegue il periodo d’oro per la band più rumorosa (in senso buono) della storia di X Factor. Stavolta c’è meno spazio all’energia, ma il brano è anche più interessante dei precedenti nella costruzione, matura e completa. Inarrestabili.
Santi: 5
Finisce finalmente il supplizio per questo giovane talento ‘grezzo’, come più volte definito dai giudici. La sua avventura è stata di certo piacevole, ma anche tormentata, e l’eliminazione era davvero scontata. Martire.
Blue Phelix: 5
Non fosse stato in ballottaggio con Santi, avrebbe rischiato. Lo hanno voluto sentir cantare in italiano, ma il risultato non cambia. La voce c’è, la personalità anche, ma Phelix continua a non convincere pienamente. Confuso.
MyDrama: 5
Basta lacrime. Hell Raton sceglie di far mostrare a MyDrama il suo lato più giocoso, divertito e allegro. La canzone prodotta da tha Supreme non è però nulla di che, e con quell’attitudine Alessandra sembra perdere la propria identità. Smarrita.
N.A.I.P.: 7
Messa da parte la messinscena fin troppo cervellotica di Bla bla bla, il cantautore calabrese torna a fare quello che fa meglio: raccontare storie con estrema semplicità, ma costruendole con uno stile unico e una maestria concreta. Ritrovato.
Casadilego: 6
La sua voce resta una delle due migliori di quest’edizione. Ma, come fatto notare dai giudici, su brani come Lontanissimo perde intensità e magia. Casadilego è giovane, troverà il modo di funzionare anche su questo tipo di canzoni. Moderata.
Melancholia: 8
Benedetta e i suoi compari, puntata dopo puntata, sembrano di un altro livello rispetto non solo ai competitor, ma anche al programma. Fuori dal programma potrebbero non restare più mainstream, ma nella vita è certo che continueranno a fare musica. Ce l’hanno nel DNA. Poderosi.
Di seguito il meglio del terzo Live Show: