The Cure: la storica band torna con un nuovo album dopo 16 anni

The Cure: la storica band torna con un nuovo album dopo 16 anni

Dopo 16 anni di assenza dalla scena, i The Cure hanno annunciato l’uscita di un nuovo album: “Songs Of A Lost World”.

I The Cure, dopo ben 16 anni dall’ultima pubblicazione, hanno annunciano l’uscita del loro attesissimo album “Songs Of A Lost World” programmata per il primo novembre. Questo ritorno segna non solo una nuova pagina nella carriera del gruppo ma si preannuncia come un evento significativo nel mondo della musica, coinvolgendo una fan base vasta e diversificata, ansiosa di riscoprire la magia dei The Cure.

The Cure: un ritorno atteso

L’attesa per “Songs Of A Lost World” si conclude finalmente il prossimo novembre con il lancio globale del 14esimo album in studio dei The Cure. Robert Smith e compagni tornano a far parlare di sé dopo un lungo periodo di pausa, durante il quale non hanno smesso di esibirsi live, riscuotendo grande successo.

La loro ultima avventura sui palchi, “Shows of a Lost World“, ha registrato numeri da capogiro: 90 date in 33 Paesi, con oltre 1 milione e 300 mila spettatori. Questo nuovo progetto discografico promette di essere un evento imperdibile per gli amanti della musica.

“Alone”: il singolo apripista

Il singolo “Alone” apre le danze, disponibile già su tutte le piattaforme digitale. Il frontman Robert Smith ha dichiarato: “È il brano che ha sbloccato il disco; non appena abbiamo registrato quel pezzo ho capito che doveva essere la canzone d’apertura e ho sentito che l’intero disco veniva messo a fuoco”.

“Per un po’ di tempo ho cercato di trovare la giusta frase d’apertura per la giusta canzone che facesse da apripista al progetto, lavorando sul concetto di ‘essere soli‘, sempre con la sensazione assillante di sapere già quale dovesse essere la frase d’apertura”.

Poi ha concluso: “Appena abbiamo finito di registrare mi sono ricordato della poesia ‘Dregs’ del poeta inglese Ernest Dowson e quello è stato il momento in cui ho capito che la canzone – e l’album – erano diventati qualcosa di concreto”.

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