Teatro alla Scala: la Prima salta per il Covid, ma senza pubblico va in scena A riveder le stelle, spettacolo dedicato ai lavoratori dello spettacolo.
Il 7 dicembre è la sera della Prima al Teatro alla Scala. Una prima che avrebbe dovuto essere illuminata da Lucia di Lammermoor, opera disegnata apposta per quest’appuntamento. Un focolaio di Covid nel coro ha però fatto saltare il banco. Arrendersi? Mai. Il programma è cambiato, e la stagione nel teatro milanese sarà aperta da A riveder le stelle, uno spettacolo con 24 tra le arie più famose di sempre. Ovviamente, senza pubblico.
La Prima al Teatro alla Scala nel 2020
Lo spettacolo andrà in scena senza pubblico e sarà trasmessa in diretta televisiva e streaming. Si tratta di un’esibizione dedicata ai lavoratori dello spettacolo, categoria in grande difficoltà a causa della crisi del Covid. Non a caso, l’inno di Mameli in apertur sarà cantata dai lavoratori del teatro.
All’orchestra e al coro si aggiungeranno dunque figure solitamente di contorno, come attrezzisti, maschere e tecnici. Un modo simbolico per far capire che la Scala non si ferma, che lo spettacolo continua nonostante tutte le difficoltà di un periodo tremendo per il nostro paese e per il mondo intero.
A riveder le stelle: la Prima della Scala
Per inaugurare la nuova stagione in uno dei teatri più famosi al mondo si è scelto di proporre uno spettacolo molto popolare, con alcune delle arie più famose di sempre cantate dagli artisti più famosi del mondo. Ci sarà così spazio per Nessun dorma dalla Turandot, per Una furtiva lacrima dall’Elisir d’amore e poi ancora composizioni di Wagner, Donizetti, Puccini, Verdi, Rossini e tanti altri.
A collegare lo spettacolo, brani aperti da Caterina Murino, Massimo Popolizio e Michela Murgia. Dal punto di vista visivo, per sopperire all’assenza del pubblico la platea sarà invasa dai musicisti, che occuperanno il teatro.