Sanremo, parla il sindaco Biancheri: “Festival e città sono indissolubili”

Sanremo, parla il sindaco Biancheri: “Festival e città sono indissolubili”

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha parlato del prossimo Festival 2021: ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di RTL 102.5.

Il Festival di Sanremo deve essere fatto a Sanremo. Questo il pensiero del primo cittadino del comune ligure, Alberto Biancheri, intervenuto ai microfoni di Non Stop News, su RTL 102.5, all’indomani dell’invio del protocollo Rai per la kermesse al Comitato tecnico scientifico. Nonostante le difficoltà e le varie ipotesi, anche di slittamento del Festival in altro luogo, il sindaco è stato chiaro: il Festival si farà e si farà a Sanremo.

Sanremo 2021: le parole del sindaco Alberto Biancheri

Che il Festival 2021 sarebbe stato complicato si sapeva, ma questo non vuol dire che bisogna arrendersi. Lo ha confermato il sindaco Biancheri, il quale ha però anche ammesso che, quando sono state scelte le date a novembre, mai si sarebbe immaginata una situazione ancora così difficile a febbraio-marzo. Tuttavia c’è da essere ottimisti dopo l’invio del protocollo sanitario al Cts.

Sanremo

Le misure saranno stringenti ma necessarie, però la kermesse riuscirà a essere divertente: “Sembra un festival francescano con tutte le restrizioni previste, ma a parte gli scherzi, la cosa più importante è la sicurezza. Non vogliamo rischiare che il festival possa rappresentare una nuova ripartenza del virus o possa avere altre problematiche. Cercheremo di far sì che sia un festival spumeggiante. Di sicuro i temi non mancheranno“.

Sanremo al Forum di Assago? La replica del sindaco

Nei giorni scorsi i discografici italiani avevano invitato a prendere in considerazione l’idea di spostare il Festival per un anno in altra località, ad esempioi al Forum di Assago. Una proposta che non è piaciuta al sindaco: “Io ascolto e cerco di parlare il meno possibile, ma penso che il Festival e la città di Sanremo siano indissolubili“.

Infine, un messaggio lo ha voluto inviare anche a chi critica l’organizzazione del Festival in un momento in cui cinema e teatri sono chiusi: “Capisco la polemica da parte dei teatri e dei cinema (…) hanno pagato un caro prezzo rispetto ad altre attività che avevano molte più problematiche. Abbiamo un po’ perso la misura. Io vedo questo festival come una grande occasione. È partita male l’impostazione di questo discorso, perdendo l’occasione di sensibilizzare un tema che è di tutti, quello della cultura“.