Il cantautore romano Renato Zero ha realizzato il video di “Rivoluzione”, secondo estratto dell’ultimo disco, cantando da un balcone di Trastevere.
Si è affacciato da un balcone che dà sul quartiere Trastevere e Roma e ha cantato “Rivoluzione”, brano estratto dall’album “Alt”: Renato Zero ha stupito così gli abitanti del noto borgo romano, realizzando il video dell’ultimo singolo uscito nel mese di aprile. Si tratta della clip del secondo estratto dell’album del cantautore romano, che ha realizzato un disco di denuncia che spazia tra temi legati alla politica, ad altri più strettamente vicini alla fede, all’ecologia, all’immigrazione. E per Rivoluzione ha scelto un video diverso sai soliti, ed ecco il perché della location “casalinga”, quella di Trastevere, nel cuore della sua Roma.
L’invito alla Rivoluzione da parte di Renato Zero
“Questa città deve tornare nostra! Dobbiamo tappare noi i buchi e nessun altro”, ha detto Renato Zero. “Solo noi abbiamo il diritto di riportare questa città agli antichi splendori”. E rivolgendosi ai più giovani ha aggiunto: “Vi ho cantato Rivoluzione, voi mettetela in atto”.
“Rivoluzione è un brano scritto da Renato Zero insieme a Vincenzo Incenzo, Phil Palmer (chitarrista britannico famoso per le sue collaborazioni con Dire Straits, e Clapton) e Valentina Parisse.
L’emozione di Valentina Parisse, co-autrice del brano
Proprio la cantautrice romana ha raccontato al Corriere della Sera tutta l’emozione per la scelta di “Rivoluzione” come secondo singolo: “Quando ho saputo che Rivoluzione sarebbe stato il secondo singolo estratto da ‘Alt’ ho quasi avuto uno svenimento. Emozionante anche il primo incontro in studio di registrazione. Renato che mi guarda e dice ‘Sei pronta, nì?’. Fra le immagini che ho stampate nella mente, la danza dei Momix sulle note de I migliori anni della nostra vita”.
“Sono andata alla ricerca di una melodia diretta, che arrivasse in maniera forte come un pugno, senza orpelli. Ma c’è anche un altro significato, non meno importante: Renato, come anche Phil Palmer, hanno dimostrato che si può dare fiducia ai giovani artisti e farsi garanti della loro crescita artistica. Dopo tanti sacrifici, una bella ricompensa”.