R. Kelly, la denuncia di una testimone: “L’ho visto con Aaliyah quando lei aveva 13 anni”

R. Kelly, la denuncia di una testimone: “L’ho visto con Aaliyah quando lei aveva 13 anni”

Continua il processo contro R. Kelly: una nuova testimonianza inchioda il rapper, accusato di pedofilia.

Prosegue il processo contro R. Kelly. Il rapper e cantante di I Believe I Can Fly è accusato di aver pedofilia e pedopornografia. Sono già molte le testimonianzi che sembrerebbero inchiodarlo. L’ultima è stata pubblicata dal New York Times ed è stata riferita da una sua ex corista. A quanto pare la donna, nel 1993, avrebbe assistito a un suo incontro spinto con Aaliyah, la giovane cantante che poi diventerà sua moglie. All’epoca, però, quest’ultima non aveva ancora 14 anni.

R. Kelly accusato di pedofilia: l’episodio con Aaliyah

Stando a quanto riferito dalla testimonianza riportata dal quotidiano newyorkese, la corista avrebbe visto R. Kelly con Aaliyah mentre saliva sul loro tour bus. La cantante, all’epoca poco più di una bambina, era sdraiata su un sedile, e il rapper, già 26enne, la stava stimolando oralmente.

Rapper

L’episodio è stato tenuto segreto per tanti anni dalla corista, che solo in questo periodo ha scelto di rivelare la verità dopo l’inizio del processo. Aaliyah e R. Kelly si sposarono poi un anno dopo, nel 1994, utilizzando falsi documenti per permettere alla ragazzina (morta nel 2001 in un incidente aereo) di compiere il grande passo.

Il processo contro R. Kelly

La corista che ha scelto di testimoniare, chiamata nell’ambito del processo ‘Angela’, ha quindi aggiunto di aver avuto rapporti sessuali con l’imputato quando aveva 14 o 15 anni. R. Kelly era infatti solito punire le sue coriste con delle prestazioni di natura sessuale ogni volta che violavano le regole da lui imposte.

Il processo, iniziato già quindici giorni fa, vede il rapper accusato di violazione del Mann Act, la legge americana che punisce chi fa attraversare a un minorenne i confini di uno Stato per indurlo alla prostituzione. Fino a questo momento l’artista non ha però mai ammesso le sue colpe, dichiarandosi non colpevole.