45 anni fa usciva A Night at the Opera, apice della carriera dei Queen

45 anni fa usciva A Night at the Opera, apice della carriera dei Queen

Il quarto album dei Queen è uno dei più amati e lodati di tutti i tempi: ecco qualche curiosità su A Night at the Opera.

A Night At The Opera è stato il quarto LP in studio dei Queen. Pubblicato il 21 novembre 1975, conteneva brani molto amati dai fan, come Love Of My Life e You’re My Best Friend. A detta di tutti, non è stato un album facile da registrare, ma è diventato anche una delle opere d’arte di maggior successo e influenti della band di Freddie Mercury.

A Night At The Opera, è stato inserito nella Grammy Hall Of Fame come parte della classe del 2018, un onore che riconosce le registrazioni significative che hanno plasmato il nostro patrimonio musicale.

Queen, qualche curiosità su A Night at the Opera

A Night at the Opera, quarto album dei Queen, compie 45 anni. Il titolo dell’LP è stato ispirato dai fratelli Marx. Come fan della filmografia dei fratelli Marx, sembrava avere perfettamente senso che i Queen – il cantante Freddie Mercury, il chitarrista Brian May, il batterista Roger Taylor e il bassista John Deacon – chiamassero il loro quarto album come uno dei loro film.

Freddie Mercury e Brian May dei Queen

A Night At The Opera deriva dal titolo omonimo dalla commedia del 1935 dei Marx Brothers, che la band avrebbe visto in studio durante la registrazione dell’LP. Anche l’album del 1976, A Day At The Races, prese in prestito il proprio titolo dai Marx.

Il video di Love of My Life:

L’album è costato una fortuna. Non c’era niente di economico nel registrare A Night At The Opera, sia dal punto di vista temporale che finanziario. Per ottenere la massiccia Bohemian Rhapsody ci vollero ben tre settimane, non contando che c’era anche il resto dell’album da terminare, mentre i Queen lavoravano instancabilmente con il produttore Roy Thomas Baker.

In particolare, l’album è costato l’equivalente di 500.000 dollari odierni (quasi 500 mila euro) per essere realizzato nel 1975, il che lo ha fatto classificare come l’album rock più costoso mai realizzato. Ciò si spiega anche dal fatto che la band ha registrato in sei studi in tutto il Regno Unito.

Queen, i problemi economici e la feroce dedica ricca di odio

Prima del 1975, i Queen hanno lottato per sbarcare il lunario nonostante il successo con i loro tre album precedenti. La colpa era nella gestione dei loro affari, i cui guadagni erano principalmente incassati da chi permetteva loro di girare il mondo.

La band ha lottato per liberarsi di questo peso e, quando hanno avuto successo, Mercury ha scritto una feroce traccia di vendetta raccontando l’esperienza vissuta in Death On Two Legs (Dedicated To …). “Death On Two Legs è stata la canzone più crudele che abbia mai scritto”, ha detto Mercury, secondo quanto si legge su QueenOnline.com.

Era così vendicativa che Brian si è sentito male nel cantarla. Nessuno avrebbe mai creduto a quanto odio e veleno ci fossero nel cantare quella canzone, per non parlare del testo stesso“.

La registrazione di Bohemian Rhapsody

Il capolavoro dei Queen e, probabilmente, la loro canzone più riconoscibile di tutti i tempi, è l’opera rock Bohemian Rhapsody. Con una durata di oltre sei minuti, ha sfidato tutte le convenzioni. E anche se conosciamo alcuni dei riferimenti della canzone – Scaramouche è una maschera della commedia dell’arte italiana, Galileo si riferisce al famoso astronomo e Bismillah è la prima parola nel Corano – potremmo non conoscere mai il vero significato della canzone, poiché Mercury non l’ha mai rivelato.

Per mettere Bohemian Rhapsody su nastro, in particolare le parti corali, Mercury, May e Taylor hanno messo in atto 180 sovraincisioni. Alla fine del processo, il nastro era stato usato così tante volte che era diventato trasparente.

Con la loro crescente popolarità, i Queen si sono resi conto che avrebbero avuto bisogno di un video musicale per Bohemian Rhapsody, soprattutto perché non volevano apparire nello show televisivo britannico Top Of The Pops.

Pertanto, la band ha messo da parte 3.500 sterline, ha chiamato il regista Bruce Gowers e ha realizzato un video musicale in sole quattro ore in uno spazio che stavano usando per provare per un tour. Il risultato è stato un video piuttosto semplice visivamente, dominato dalle teste dei membri della band. Come la canzone stessa, il risultato finale è stato così impattante, tanto da aver contribuito ad inaugurare la mania dei video musicali di MTV degli anni ’80.