40 anni fa usciva Face Value, il capolavoro solista di Phil Collins

40 anni fa usciva Face Value, il capolavoro solista di Phil Collins

Phil Collins, Face Value: il 12 febbriao 1981 usciva il primo album solista del cantante britannico, entrato nella leggenda per In the Air Tonight.

C’è un Phil Collins prima Face Value e un Phil Collins dopo. Il 12 febbraio 1981 l’allora solo batterista e cantante dei Genesis pubblicò il primo album da solista della sua carriera per l’Atlantic Records. E fu subito capolavoro. Il disco, divenuto leggendario grazie al singolo In the Air Tonight, venne registrato in parallelo alla sua avventura pop nella band che fu di Peter Gabriel, e fu una grande sperimentazione sonora, destinata a rivoluzionare la musica degli anni Ottanta. Un album ispirato anche alle contemporanee pubblicazioni proprio dell’ex frontman dei Genesis.

Face Value, il primo album solista di Peter Gabriel

Era il 1978. Già da otto anni Collins faceva parte dei Genesis, dove aveva per cinque anni ricoperto il ruolo di batterista, per poi aaccettare suo malgrado quello di frontman, dovendo sopportare l’eredità di Peter Gabriel dopo il suo addio in seguito a The Lamb Lies Down on Broadway. Fin dal suo esordio alla voce s’intuiva la sua vocazione più pop che art rock rispetto al predecessore. Lo dimostrò ad esempio Follow You Follow Me, il primo successo radiofonico dei Genesis, proveniente da …And Then There Were Three… del 1978.

Phil Collins

Successivamente a questo successo Phil si prese un periodo di pausa, dovendo affrontare una difficile situazione familiare. La sua prima moglie chiese infatti il divorzio nel 1979. Da questo dramma, che lo costrinse ad affrontare per la prima volta la solitudine, nacque molto del materiale presente nel suo disco di debutto da solista: Face Value. In realtà, alcune canzoni ispirate dal suo divorzio confluirono già in Duke dei Genesis nel 1980, una sorta di anticipo di quello che sarebbe stato il primo album senza la band.

Al di là dell’aspetto emotivo, in quel periodo Collins decise di sperimentare con sonorità differenti rispetto a quelle già esplorate con i Genesis. Si fece accompagnare da una sezione di fiati e, ispirato da quanto fatto contemporaneamente da Peter Gabriel, scelse di mettere da parte la batteria acustica per far spazio a batterie campionate e drum machine. Un vero azzardo per un artista considerato universalmente tra i batteristi più talentuosi di sempre. L’esordio di questo nuovo volto di Collins fu In the Air Tonight, singolo che anticipò l’album. E il successo fu immediato:

Al di là del singolo più rappresentativo, Face Value vive sul confine tra generi e anime differenti. C’è dell’R&B, il tipo di musica amato da Collins fin dall’infanzia, c’è del funk, ci sono momenti blues e influssi country, ma c’è spazio anche per suoni esotici che sanno di world music e per qualche elemento jazzistico. Ingredienti che ne decretarono il successo a livello di pubblico e di critica e ne fanno ancora oggi uno dei dischi pop più importanti di tutti i tempi.

Face Value: i brani

Dodici le tracce presenti nel primo album del cantautore britannico. Tra queste anche una cover di Tomorrow Never Knows dei Beatles, con sturmenti e voci riprodotti in senso invertito. Al termine della canzone si può sentire una traccia fantasma con un breve estratto a cappella di Over the Rainbow, inciso come dedica per John Lennon, ucciso l’8 dicembre 1980.

Di seguito la tracklist:

1 – In the Air Tonight
2 – This Must Be Love
3 – Behind the Lines
4 – The Roof Is Leaking
5 – Droned
6 – Hand iin Hand
7 – I Missed Again
8 – You Know What I Mean
9 – Thunder and Lightning
10 – I’m Not Moving
11 – If Leaving Me Is Easy
12 – Tomorrow Never Knows

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/philcollins/

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