Perché I Ricchi e Poveri si chiamano così? Dietro il nome, l’intuizione geniale di un mito della musica

Perché I Ricchi e Poveri si chiamano così? Dietro il nome, l’intuizione geniale di un mito della musica

I Ricchi e Poveri sono un gruppo iconico della musica italiana ma, se è vero che tutti li conoscono, quasi nessuno sa da dove viene il loro particolarissimo nome.

Sono passati più di cinquant’anni dal loro debutto, eppure i Ricchi e Poveri, il celebre gruppo musicale italiano, non smettono di sorprendere e di emozionare il pubblico. Recentemente ospiti a Radio Deejay, nel programma Deejay Chiama Italia condotto da Linus e Nicola Savino, Angela Brambati e Angelo Sotgiu hanno raccontato aneddoti e curiosità sulla loro lunga carriera, che continua ad essere un punto di riferimento nella musica italiana. I due membri storici del gruppo, oggi un duo, hanno presentato la loro nuova canzone natalizia, Il Natale degli Angeli, e hanno ripercorso le tappe più significative del loro percorso, incluso il loro ritorno al Festival di Sanremo 2024 con il brano Ma non tutta la vita.

Perché i Ricchi e Poveri si chiamano così?

Uno dei temi più discussi e curiosi da sempre riguarda il nome del gruppo, Ricchi e Poveri. Durante l’intervista a Radio Deejay, finalmente è stata svelata una verità che, per chi non la conoscesse, potrebbe sembrare sorprendente. Come ha raccontato Angela Brambati, il nome fu scelto da un altro grande della musica italiana, Franco Califano, che li battezzò così con una sottile ironia: «Ci chiamò così perché sapeva benissimo che noi non avevamo soldi. Ci dava il nome di “ricchi di spirito e poveri di tasca”». Una scelta che, come conferma Angelo Sotgiu, rifletteva la loro realtà all’epoca: «Non avevamo i soldi per mangiare».

Il nome che all’inizio poteva sembrare ironico o addirittura paradossale, oggi è diventato simbolo della loro carriera, costellata di successi ma anche di sacrifici. La loro storia è quella di un gruppo che, nonostante le difficoltà economiche e le incertezze iniziali, è riuscito a farsi strada nella musica italiana, conquistando il cuore del pubblico con il suo stile unico.

L’inizio della loro carriera e il debutto a Sanremo

Una delle tappe fondamentali della loro carriera è senza dubbio il debutto al Festival di Sanremo nel 1970, quando i Ricchi e Poveri si presentarono con la canzone La prima cosa bella, scritta da Nicola Di Bari. In quell’occasione, il gruppo si trovò ad esibirsi al posto di Gianni Morandi, che non poteva partecipare al festival per altri impegni. Come ricorda Angela, fu un’opportunità che arrivò all’ultimo minuto, grazie alla casa discografica Apollo Records: «Ci chiamarono perché si era liberato un posto e ci dissero che avremmo cantato insieme a Nicola Di Bari». Anche se erano ancora sconosciuti al grande pubblico, quel debutto rappresentò una svolta per il gruppo. Nonostante un inizio poco fortunato al Cantagiro del 1967, il palco di Sanremo fu il trampolino di lancio che li avrebbe portati alla fama.

Ricchi e Poveri

Nel corso degli anni, i Ricchi e Poveri hanno saputo costruire una carriera solida, influenzata dalle sonorità dei grandi gruppi internazionali, come i Mamas & Papas e gli America, ai quali si ispiravano per perfezionare l’armonia vocale e creare il loro stile distintivo.

Il segreto di un successo che dura nel tempo

A 77 e 78 anni, Angela Brambati e Angelo Sotgiu sono ormai icone della musica italiana, ma il loro amore per la musica non è mai cambiato. Nonostante il passare del tempo, il loro impegno artistico e la passione per il palco sono più vivi che mai. Angelo Sotgiu sottolinea: «Fare questo mestiere non è solo un lavoro, è una passione. E stare sul palco, viaggiare, cantare in giro per il mondo, è un modo per trasmettere qualcosa di positivo». Ma anche Angela Brambati ha un punto di vista speciale sul presente: «Vivo molto bene questo periodo. Quando arrivi a una certa età, ti rendi conto di quanto siano belle le cose. Da giovane sei più incosciente, mentre ora vivo ogni momento con molta intensità». E non è un caso che, dopo decenni di carriera, Angela si senta più viva che mai: «Prima di morire, devi essere viva», conclude con determinazione, trasmettendo la stessa energia positiva che li ha sempre contraddistinti.

Un successo che va oltre i numeri

Oggi, i Ricchi e Poveri continuano a essere un simbolo della musica italiana, con una carriera che si estende ben oltre le classifiche. La loro musica, sempre allegra e coinvolgente, ha segnato le tappe più importanti della storia musicale italiana, diventando un punto di riferimento per generazioni di fan.

Nonostante la morte di Franco Gatti nel 2022 e la separazione dal gruppo di Marina Occhiena nel 1981, i Ricchi e Poveri non hanno mai smesso di cantare, di emozionare e di insegnare la bellezza della vita, anche attraverso la musica natalizia, come nel caso della loro nuova canzone Il Natale degli Angeli. Il loro segreto? La passione, la determinazione e la capacità di rimanere fedeli a se stessi, nonostante le sfide e i cambiamenti che la vita presenta. In un’epoca in cui tutto sembra cambiare rapidamente, i Ricchi e Poveri sono la dimostrazione che, con il giusto spirito, il successo può essere davvero eterno.

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