Sanremo 2023, le pagelle: i promossi e bocciati della serata delle cover

Sanremo 2023, le pagelle: i promossi e bocciati della serata delle cover

Sanremo 2023, le pagelle della quarta serata: i promossi e i bocciati della puntata delle cover e dei duetti.

Anche l’attesissima serata delle cover e dei duetti di Sanremo 2023 è andata in archivio. Dopo le emozionanti prime tre serate, in questo appuntamento così particolare abbiamo potuto assistere a momenti di grande spettacolo, complici i tantissimi ospiti, alcuni dei quali importantissimi, che hanno trovato spazio all’interno di questa competizione che fa quasi storia a sé all’interno di questo Festival. Ecco le pagelle di Sanremo: i promossi e i bocciati (tra i cantanti) di questa quarta puntata della kermesse.

Giorgia

Pagelle quarta serata Sanremo 2023: i promossi…

Giorgia ed Elisa: 9

Che dire. Un momento che tutto l’Ariston aspettava da oltre vent’anni. In grande forma Elisa, emozionata e felice Giorgia. Due voci straordinarie per due canzoni straordinarie. Da brividi.

Shari e Salmo: 8

Parte in versione ballad con la consueta intensa Shari, si incendia con l’arrivo di un Salmo in versione sorprendentemente sugar, molto funky, lontano dal rapper che abbiamo imparato a conoscere. Un mix esplosivo.

Gianluca Grignani e Arisa: 8

Non è stata la miglior versione di Destinazione paradiso, almeno da parte di Grignani. Ma c’era Vessicchio, e merita un premio. Per il resto la sintesi migliore è di Arisa: “Abbiamo fatto un casino Gianlù“.

Articolo 31 e Fedez: 8

Un mega-medley per ricordarci quante hit abbiano fatto gli Articolo nella loro carriera. Un punto in più per l’appello (provocatorio) nei confronti del nostro premier.

Anna Oxa e Iljard Shaba: 8

Non tanto per i pochi secondi del violoncellista Shaba, quanto per Anna, tornata oggi in grandissima forma. Arte pura.

Elodie e Bigmama: 7

Lontanissima dallo spirito originale dei Guess Who, Elodie vira su una versione black molto più vicina a Kravitz, citato platealmente. Non aggiunge nulla l’intermezzo rap di Bigmama, che anzi toglie energia nel pieno della performance.

Lazza con Emma e Laura Marzadori: 7

Una versione molto raffinata di un brano ormai diventato un classico, adatto per mostrare tutte le qualità di Lazza, che vanno ben oltre le barre e le rime pungenti.

Tananai con Don Joe e Biagio Antonacci: 7

Doveva essere solo una cover ‘cristicchiana’, si è trasformato in un grande omaggio a Biagio. Il cantautore di Rozzano rapisce il pubblico, Tana riesce a tenere botta. Non è poco…

Leo Gassmann ed Edoardo Bennato: 7

Più un’esibizione del grande Edoardo che non di Leo, quasi intimorito dalla grandezza di un cantautore straordinario. Bella anche la citazione ai Deep Purple da parte del Quartetto Flegreo. Un buon momento di musica alla vecchia maniera.

Colapesce Dimartino con Carla Bruni: 7

Solito grande show per i due cantautori siculi, che presentano una versione di Azzurro riarrangiata e modernizzata, resa più elegante dal contributo della signora Bruni.

Marco Mengoni e Kingdom Choir: 7

Una Let It Be in versione gospel davvero intensa ed emozionante. La dimostrazione che in questo Sanremo Mengoni può fare davvero quello che gli pare.

Madame e Izi: 7

Portare De André sul palco dell’Ariston è già una nota di merito. Loro lo interpretano con passione, amore e grande rispetto, nonostante l’autotune.

Rosa Chemical e Rose Villain: 7

Una coppia bene assortita per una versione di America di Gianna che tiene fede all’originale.

Modà e Le Vibrazioni: 7

Poteva sembrare una gran baracconata, invece le due formazioni si amalgamano bene nell’occasione, dimostrando affiatamento e rispetto reciproco.

Levante: 7

Praticamente un’esibizione da solista per Levante, ma comunque la migliore per lei di questa edizione di Sanremo.

LDA e Alex Britti: 7

Un bel duetto, sobrio e con un Britti in grande forma. Peccato per quella strofa in più che non aveva grande utilità per il risultato finale.

Ultimo ed Eros Ramazzotti: 6

Un grande caos di romanità e amicizia con un medley di canzoni che hanno fatto la storia del nostro pop. Certo però che dimenticarsi le parole di un proprio grande successo… ahia Eros!

gIANMARIA e Manuel Agnelli: 6

Duetto molto intenso, con Agnelli che dà il meglio di sé e riesce a tirare fuori anche dal giovane cantante ex X Factor un’interpretazione convincente.

Coma_Cose e Baustelle: 6

Non saranno armonizzati come i veri Ricchi e Poveri, ma l’effetto generale è simpatico.

Sethu e Bnkr44: 6

Non la miglior esibizione di serata, ma Charie fa surf si adatta benissimo al mood e allo stile di Sethu e dei Bnkr.

Mara Sattei e Noemi: 6

Due belle voci, una bella canzone, un insieme che funziona ma che non riesce a decollare del tutto.

Paola e Chiara: 6

Un medley che mette dentro il meglio non solo della loro carriera, ma della dance anni Novanta e Duemila. Simpatico e nostalgico.

Colla Zio e Ditonellapiaga: 6

I ragazzi ci provano a starle dietro, ma finiscono per scomparire, sotterrati dalla voce e dalla presenza di lei.

…e i bocciati

Cugini di Campagna con Paolo Vallesi: 5

Due belle canzoni, ma due stili che mal si conciliano. Il falsetto dei Cugini su La forza della vita ha faticato parecchio a fare breccia nei nostri cuori, molto meglio su Anima mia.

Will e Michele Zarrillo: 5

Cinque giorni con l’autotune non è proprio il massimo. Zarrillo, artista vero, stasera in versione R&B, ci ha provato a risollevare il tutto, riuscendoci solo in parte. Peccato, occasione sprecata.

Olly e Lorella Cuccarini: 5

Momento discoteca che serve al pubblico della Rai per rivedere dopo un po’ di tempo Lorella Cuccarini. Cinque guadagnato più con la coreografia che per le due interpretazioni canore.

Mr. Rain e Fasma: 4

Come rovinare un Sanremo sopra le aspettative? Seguendo l’esempio di Mr. Rain, che sceglie di fare harakiri con una rivisitazione di Qualcosa di grande che grida vendetta.

Ariete e Sangiovanni: 4

Apprezzabile il coraggio, i ringraziamenti a un mito come Franco, se vogliamo il look e il fatto che si siano divertiti. Almeno loro…