È morto Lee Konitz, storico sassofonista jazz, a causa delle complicazioni dovute al Coronavirus: aveva 92 anni.
Il Coronavirus ha fatto un’altra vittima nel mondo della musica: è morto Lee Konitz, storico sassofonista jazz. L’artista ci ha lasciati il 15 aprile a causa di complicazioni dovute al Covid-19. Aveva 92 anni.
Nativo di Chicago, aveva alle spalle una carriera straordinaria, fatta di collaborazioni di grandissimo livello fin dagli anni ’40, quando ebbe l’opportunità di suonare con Miles Davis.
È morto Lee Konitz
Nato a Chicago il 13 ottobre 1927 sotto il segno della Bilancia, Lee aveva suonato nel corso della sua lunghissima carriera con molti dei più grandi di sempre: da Miles Davis (nell’album Birth of the Cool) a Michel Petrucciani (in Toot Sweey), fino a Stan Kenton e Bill Evans.
Anche in Italia era conosciuto negli ambienti jazz, avendo suonato con artisti del calibro di Enrico Rava e Franco Cerri. Nel 2003 aveva inciso con Stefano Bollani Suite for Paolo. Di seguito l’audio di Touch of Funk:
Chi era Lee Konitz
La sua vita artistica era iniziata come fisarmonicista autodidatta, per poi passare al clarinetto, influenzato da Benny Goodman. Studiò quindi durante l’adolescenza il sax con Lennie Tristano, uno dei padri del cool jazz.
Cominciò la carriera professionistica nel 1943 all’interno dell’orchestra di Jerry Wald. Negli anni Quaranta ebbe quindi l’occasione di suonare con Miles Davis e con altri mostri sacri della scena jazz, come Gerry Mulligan e Max Roach.
Artista straordinario, era solito tornare a reincidere i medesimi standard, convinto che esplorandoli potesse uscirne sempre fuori qualcosa di diverso, se non di migliore. E così in effetti era.