Addio Ezio Bosso: il pianista ci lascia a 48 anni

Addio Ezio Bosso: il pianista ci lascia a 48 anni

È morto Ezio Bosso: il pianista e compositore affetto da una malattia neurodegenerativa ci ha lasciati a soli 48 anni.

Una pessima notizia è stata riferita dal Corriere della Sera il 15 maggio 2020: è morto Ezio Bosso. Il pianista, compositore e direttore d’orchestra torinese aveva 48 anni.

Da tempo conviveva con una malattia neurodegenerativa diagnosticatagli dopo l’intervento subito nel 2011 per un tumore al cervello. Nonostante questo, era diventato uno dei volti più famosi del panorama musicale italiano, ed era arrivato a emozionare anche il teatro Ariston durante il Festival di Sanremo, quando esibì nel 2016 come ospite una delle sue composizioni più amate, Following a Bird.

È morto Ezio Bosso

Attraverso una nota ufficiale, la famiglia del grande compositore ha spiegato che il decesso è avvenuto “a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni“.

Sia i familiari che i professionisti che hanno lavorato con lui e che gli erano più vicini chiedono al momento il massimo rispetto per la sua privacy: “L’unico modo per ricordarlo è, come sempre è stato e come sempre ha ribadito il Maestro, amare e proteggere il grande repertorio classico a cui ha dedicato tutta la sua esistenza e le cui sorti in questo momento così difficile sono state in cima ai suoi pensieri fino all’ultimo“. Nel comunicato si evidenzia anche che i funerali si terranno in forma strettamente privata.

Ezio Bosso: la malattia

Dal 2011 il grande musicista conviveva con una malattia neurodegenerativa. All’inizio questa era stata diagnosticata come una sclerosi laterale amiotrofica, ma che differiva da quest’ultima, di fatto presentandosi come un caso piuttosto raro.

Pianoforte

Purtroppo per la sua patologia non esistevano e non esistono cure specifiche, se non l’utilizzo del riluzolo, un farmaco che però perde efficacia con il passare del tempo, quando il paziente si abitua al suo assorbimento.

Chi era Ezio Bosso

Nato a Torino il 13 settembre 1971, Ezio si era avvicinato al mondo della musica già da bambino grazie a una prozia pianista e a un fratello musicista. Come solista aveva esordito a soli 16 anni, colpendo fin da subito le orchestre di mezza Europa per il suo talento.

Grazie all’incontro con Ludwig Streicher, scelse di studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna, diventando in pochi anni uno dei direttori e dei compositori più importanti al mondo.

Aveva partecipato nel corso della sua carriera a numerosi concerti in alcuni dei luoghi più importanti al mondo: Royal Festival Hall, Sydney Opera House, Carnegie Hall, Teatro Regio di Torino e così via.

Tra le orchestre dirette nella sua carriera vale la pena ricordare la London Symphony, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Dal 2019 aveva annunciato di aver perso l’uso delle mani e di non poter più suonare il pianoforte. Ci ha lasciati, purtroppo, il 15 maggio 2020 a Bologna, a soli 48 anni.

Lo ricordiamo con la sua Follow a Bird:

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