“Mi manchi come un concerto”: lo scatto diventato virale sui social

“Mi manchi come un concerto”: lo scatto diventato virale sui social

Da giorni sui social è diventato virale un cartellone con la scritta “Mi manchi come un concerto”, condiviso anche da tantissimi artisti e cantanti.

Se navighi sul web e frequenti i social, ti sarà capitato in questi giorni d’imbatterti in uno scatto eloquente in bianco e nero del lungomare di Livorno, con un cartellone in primo piano e una scritta che colpisce al cuore: “Mi manchi come un concerto“. Autore del writing è lo streetartist Gabriele Milani mentre la foto, ripresa da migliaia di amanti della musica sui social, ma anche da tantissimi cantanti, porta la firma di Francesco Luongo, che ne ha raccontato il significato a Livorno Today.

“Mi manchi come un concerto”: parla il fotografo Francesco Luongo

Ho cercato di fare la fotografia che avevo in testa, sapevo di quella scritta per averla vista sui social, ma non sapevo chi fosse l’autore, l’ho scoperto dopo“, ha raccontato Luongo, ritrovatosi ad essere improvvisamente famoso.

concerto

Per poter avere lo scatto perfetto, da buon fotografo, l’artista ha atteso il momento esatto, con la ragazza che andava via, il mare mosso, e ha usato un’esposizione lunga a mano libera perché voleva esattamente quella sensazione di inquietudine che tutti hanno percepito. Di seguito la foto, condivisa anche da Elisa:

“Mi manchi come un concerto”: la spiegazione del writer Gabriele Milani

Lo scatto d’autore ritrae una scritta densa di significato per chiunque ami la musica e i live. Intervistato dal magazine online, Gabriele Milani ha spiegato cosa lo ha spinto a scrivere quelle poche parole sul cartellone pubblicitario: “Non credevo potesse arrivare così lontano, ma è comprensibile, perché quelle poche parole raccontano un vuoto che sentiamo tutti. La mancanza di un concerto, ma anche di un film al cinema, di uno spettacolo a teatro, è la mancanza stessa condivisione di un’esperienza bella, intensa. Faccio il volontario e so bene quello che la pandemia sta portando anche a causa del distanziamento, viviamo tutti un vuoto dato dalla mancanza di normalità e la cosa peggiore è che non sappiamo quanto durerà“.