Lo Stato Sociale: polemica contro i Maneskin e X Factor

Lo Stato Sociale: polemica contro i Maneskin e X Factor

La band Lo Stato Sociale si è lasciata andare ad alcune confidenze su X Factor e in particolare sulla band del momento: i Maneskin.

Fra i big della 68esima edizione di Sanremo ci sono anche Lo Stato Sociale, rappresentanti unici del panorama indie italiano. La band di Bologna in un’intervista a Chi ha espresso il proprio parere sul fenomeno dei talent (e in particolare X Factor) e sul gruppo che quest’anno ha sedotto per la maggiore il pubblico prendendovi parte (ma senza vincerlo): I Maneskin.

Lo Stato Sociale contro i Maneskin e X Factor

Il gruppo di giovani romani, travolti dall’ondata di successo del talent, è alle prese con il primo tour, cosa che i loro colleghi “più anziani” non vedono proprio di buon occhio: “Nulla contro i Maneskin” specificano Lo Stato Sociale “ma ci fa ridere un tour con sei canzoni, perché anche noi abbiamo iniziato con sei canzoni, ma suonavamo gratis portando le casse da casa.”

Per la band bolognese gran parte della responsabilità di fenomeni come questo sarebbe da attribuire ai talent come X Factor, rei di sfornare nuovi talenti senza una vera gavetta con l’unico obiettivo di sapersi vendere nel modo migliore, destinati secondo Lo Stato Sociale ad essere una cometa nel cielo presto eclissata:

“Il problema di X Factor è il modello educativo che propone in un meccanismo tv dove il talento viene svilito per lo spettacolo ed emergono sempre il bel canto o i fregni (i belli), secondo una logica produttiva dove bisogna macinare soldi e il lavoro artistico, il valore e la preparazione passano in secondo piano.Ha dichiarato la band a Chi.

Fonte Foto: https://www.facebook.com/statosociale/

Lo Stato Sociale e il tour dei Makeskin

E del resto i Maneskin hanno sedotto il pubblico non solo per le loro grandi capacità, ma anche perché si da il caso che il frontman, Damiano David, faccia proprio parte di quella categoria di belli (e anche talentuosi), forse ancora troppo giovani per conoscere le difficoltà del music business.

Un tour con 6 canzoni per Lo Stato Sociale è un azzardo e forse, un buon consiglio per la giovane band, potrebbe essere quello di prefissarsi con obiettivi più umili: “Il successo improvviso va bene se sei i Velvet Underground, ma se vuoi fare un mestiere ci vuole una strada che parta dal basso. È complesso buttare ragazzi giovani in pasto a palchi importanti con il rischio che, dopo 35 minuti, abbiano detto tutto”, ha riferito la band bolognese a Chi.

Fonte Foto: https://www.facebook.com/statosociale/

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