Sono passati pochi giorni da quando si è spento il cantautore canadese Leonard Cohen, una morte annunciata sulle pagine social dell’artista
Sono passati pochi giorni da quando si è spento il cantautore canadese Leonard Cohen, una morte annunciata sulle pagine social dell’artista, che si è spento all’età di 82 anni lasciando un grande vuoto nell’universo musicale e non solo.
You Want It Darker, il nuovo album di Leonard Cohen, 82 anni, prodotto dal figlio Adam, è stato raccontato dallo stesso poche settimane fa durante una sua intervista a Vanity Fair.
You Want It Darker, un album-testamento
Esso appare come un album-testamento, non solo per l’età di Cohen, ma anche per i testi che contengono frasi inequivocabili, pensieri di un uomo che si sente vicino alla fine come «I’m ready, my Lord» (sono pronto, mio Signore) e «I’m leaving the table/I’m out of the game» (lascio il tavolo, sono fuori dal gioco).
Ma Cohen evita la malinconia e, a chi gli chiede ragione di tanta spietatezza, chiosa cercando (e trovando immediatamente) applausi incoraggianti:
«Negli ultimi tempi, ho detto di essere pronto a morire e queste canzoni ne sono la prova, ma credo di avere esagerato. In realtà vorrei vivere in eterno o, almeno, vivere per i prossimi duemila anni».
Addirittura, Cohen non esclude che potrebbe scrivere un altro album ancora, assicura di avere la mente ancora molto attiva, che riesce a concentrarsi su ciò che considera importante, sgombra da pensieri inutili.
Verso la fine dell’incontro, ed è il momento più sincero e commovente, Cohen ringrazia il figlio per la sua attenzione certosina, «a ogni microscopico dettaglio della produzione dell’album» e dice:
«I miei figli e i miei nipoti mi hanno dato la forza di cui avevo bisogno, specialmente in questi ultimi tempi in cui ne ho avuto un gran bisogno perché non sono stato bene. Li devo ringraziare pubblicamente per la loro assistenza e compagnia. Se sei sfortunato, con il tempo i rapporti con i tuoi familiari si deteriorano e si sfilacciano, ma se sei fortunato, come lo siamo stati noi, i rapporti diventano sempre più intensi e profondi».