Donatella Rettore: le cinque canzoni più belle della prima rocker italiana

Donatella Rettore: le cinque canzoni più belle della prima rocker italiana

Le cinque migliori canzoni di Donatella Rettore, la voce del rock in Italia: da Splendido Splendente a Rettore passando per Il Kobra.

Nata l’8 luglio del 1953, Donatella Rettore è forse la prima vera rocker nella storia della musica italiana. Trasgressive e provocanti, le canzoni dell’artista hanno diviso il paese tra chi condannava l’eccessiva libertà mostrata dalla cantante e chi invece cantava a squarciagola Il Kobra, magari immaginando i doppi sensi contenuti nel testo. Il verdetto finale, come al solito, lo ha espresso il tempo, giudice implacabile. Donatella Rettore è entrata dalla porta principale nella storia della musica italiana.

Le cinque migliori canzoni di Donatella Rettore

L’impressione è che, come spesso accade per gli artisti, il successo di Donatella Rettore sia aumentato nel corso degli anni. Inizialmente il pubblico guardava a lei con una sorta di scetticismo e non risparmiava critiche alle sue canzoni, forse troppo avanti per l’Italia dell’epoca che ancora non aveva alleggerito il proprio bagaglio di censura e bon ton.

Donatella Rettore

Quando i tempi sono cambiati, il nome della Rettore è tornato in auge, più forte e apprezzato di prima. Andiamo alla scoperta dei cinque migliori brani di Donatella Rettore.

Donatella Rettore, Splendido Splendente

Accompagnamento quasi da disco music, cori da antica scuola italiana e solita voce tra il provocante e l’irrisorio, Splendido Splendente si afferma come uno dei grandi successi del 1979. Siamo di fronte a un pop decisamente innovativo per l’Italia dell’epoca ma la Rettore è brava a rendere fruibile il genere ergendosi a modello musicale e soprattutto culturale per le donne ormai alla ricerca di una propria indipendenza e di un posto di rilievo all’interno di una società ancora fortemente maschilista.

Di seguito il video di Splendido Splendente:

Donatella Rettore, Kobra

Tanto acclamata e cantata quanto criticata, la canzone presta il fianco a una lettura maliziosaIl testo in realtà non sembra lasciare dubbi sul fatto che almeno un gioco sui doppi sensi ci sia e sia stato voluto da una cantante simbolo dell’irriverenza e in un certo qual modo della trasgressione. L’unica certezza è che a distanza di anni la canzone continua ad essere cantata e resta una delle canzoni più conosciute di Donatella.

Di seguito il video di Donatella Rettore live con Kobra:

Donatella Rettore, Lamette

Anno 1982, meno pop e più rock. Questa è l’evoluzione musicale di Donatella che con Lamette prende decisamente spunto dalla musica americana. Una rivisitazione del rock commerciale, testo leggero, quasi banale ma con parti ripetitive fatte apposta per rimanere nella testa degli ascoltatori. L’accompagnamento musicale è un pop decisamente più strumentale che fa ricorso a una batteria molto presente e a una linea di basso ritmata.

Di seguito il video di Lamette:

Donatella Rettore, Donatella

Anche in questo caso siamo decisamente più nel campo del rock che in quello del pop. Stivali a punti e giacca di pelle sono i simboli del genere musicale che la Rettore sta provando a far conoscere al grande pubblico italiano. Alla fine della sua carriera riuscirà a portare a termine la sua missione anche grazie al grande impatto avuto da canzoni come Donatella.

Di seguito il video di Donatella:

Donatella Rettore, Di notte specialmente

E chiudiamo la nostra selezione facendo un salto negli anni Novanta, 1994 per l’esattezza. L’onda rock che ha investito l’Italia di fatto si è già ritirata costringendo anche una purista come la Rettore a un passo indietro. La ballad fu presentata a Sanremo non ebbe un particolare successo (decima posizione). A premiarla saranno le classifiche relative alle vendite e agli ascolti.

Di seguito il video di Di notte specialmente:

Donatella Rettore: la discografia

La discografia di Donatella vanta tredici album, un numero non elevatissimo forse, ma dobbiamo considerare che negli anni Ottanta e Novanta era di fatto impensabile se non impossibile produrre ai ritmi di alcuni artisti di oggi.

L’esordio della Rettore risale al 1975 con Ogni giorno si cantano canzoni d’amore cui farà seguito, nel 1977, il disco Donatella Rettore. Il grande successo arriverà negli anni Ottanta con i vari Estasi Clamorosa (1981) e Kamikaze Rock ‘n’ Roll Suicide (1982).

Sono solo due i dischi pubblicati negli anni Novanta dalla Rettore, Son Rettore e canto Incantesimi notturni, mentre hanno stupito gli ultimi due, Figurine (2005) e Caduta massi (2011) che hanno segnato il ritorno a sorpresa della cantante sui grandi palcoscenici della musica italiana.