Caso Bella ciao, Laura Pausini si difende: “Non canto canzoni né di destra né di sinistra”

Caso Bella ciao, Laura Pausini si difende: “Non canto canzoni né di destra né di sinistra”

Sui social Laura Pausini tenta di spegnere le polemiche e spiega per quale motivo non canta Bella ciao.

Laura Pausini non ci sta! Dopo aver subito attacchi di ogni tipo, da parte sia di esponenti politici che di semplici fan, ma anche di alcuni importanti colleghi, la cantante di Solarolo ha voluto metterci la faccia e ha spiegato tramite Twitter, una volta per tutte, per quale motivo non ha voluto cantare Bella ciao nel corso della trasmissione spagnola El Hormiguero, non facendo comunque alcun passo indietro. Sui social l’artista ha però lanciato un appello ai politici italiani e non: nessuno provi a strumentalizzarla!

Laura Pausini spiega perché non canta Bella ciao

Il caso, per chi non avesse avuto modo di seguirlo, è nato dalla sua partecipazione a un talk show spagnolo. Nel corso della puntata, la cantante si è rifiutata di cantare, durante un gioco insieme al pubblico Bella ciao, con la motivazione che è una canzone dalla connotazione troppo politica per lei per poter essere cantata. Parole che hanno scatenato un’aspra polemica, e non solo in Italia.

Laura Pausini

Per questo motivo tramite Twitter la cantante ha pensato fosse necessario spiegare bene l’accaduto, dando la sua versione dei fatti e una spiegazione (peraltro in spagnolo): “Non canto canzoni politiche né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da trent’anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventate ciò che non sono“.

Di seguito il suo tweet:

Matteo Salvini applaude Laura Pausini

Probabilmente in Italia, a rendere ancora più aspro il dibattito, è stata la presa di posizione non tanto di cantanti come Pierpaolo Capovilla, che pure non ha risparmiato nulla all’artista di Solarolo, bensì quella più rumorosa di Matteo Salvini. In piena campagna elettorale, infatti, il leader della Lega ha voluto cogliere la palla al balzo e ha dichiarato sui social: “Stima per Laura Pausini“. Chissà se l’avrebbe pensata allo stesso modo se si fosse rifiutata di cantare canzoni politiche di altro tipo, o magari l’inno nazionale… Forse non lo sapremo mai.

Argomenti