Jake la Furia su Sanremo: “I rapper fanno vedere una versione edulcorata di sé stessi”

Jake la Furia su Sanremo: “I rapper fanno vedere una versione edulcorata di sé stessi”

In una recente intervista Jake La Furia ha rilasciato interessanti dichiarazioni riguardo al Festival di Sanremo: ecco cosa ha detto.

Reduce dalla sua esperienza come giudice di X Factor 2024, il 31 gennaio Jake La Furia è tornato sulla scena musicale con “Fame“, album realizzato in collaborazione con Night Skinny. In una recente intervista rilasciata a FanPage.it il rapper ha parlato della sua ultima uscita discografica e ha rilasciato alcune dichiarazioni a proposito del Festival di Sanremo. Scopriamo tutti i dettagli.

Jake La Furia: il nuovo album

Nel suo ultimo lavoro discografico, Jake La Furia ha ricercato delle sonorità che lo riportassero indietro nel tempo. “A a parte alcuni esempi bellissimi la musica trap è diventata pop e viceversa: suona un po’ tutto standard. Stessa cosa per i dischi rap con gli stessi argomenti, gli stessi luoghi” – spiega il rapper.

Jake La Furia

Poi aggiunge: “Io sono un grande appassionato di musica rap e alcune volte mi trovo, senza neanche accorgermene, ad ascoltare dischi vecchi, di quando mi sono innamorato di questa musica. Questo, inconsciamente, mi ha dato una spinta a fare musica che tornasse indietro piuttosto che andare avanti“.

A proposito della necessità di tutelare la libertà d’espressione nel rap, La Furia commenta: “Non posso arrendermi al politicamente corretto, all’ipersensibilità che ci si aspetta in tutti i campi e che toglie libertà ad alcune categorie. Non solo i rapper, ma anche nel cinema e nella stand up comedy“.

Jake La Furia: le sue parole su Sanremo

Il rapper ha poi fatto alcune dichiarazioni a proposito del Festival di Sanremo che non sono passate inosservate. Bisogna infatti ricordare che tra i concorrenti dell’ultima edizione della kermesse ha partecipato Guè Pequeno, compagno di Jake La Furia nei Club Dogo.

Non sono affascinato dalla kermesse sanremese” – spiega l’artista – “Da una parte riguarda la sudditanza psicologica verso Sanremo, per cui tutti quelli che si presentano lì, lo fanno in una versione edulcorata di sé stessi. Poi Carlo Conti, in conferenza stampa, aveva già riferito che c’erano un sacco di rapper con messaggi positivi. Mi suona come: voglio avere i rapper che mi riempiono la classifica, ma voglio decidere cosa devono dire. Questa cosa non mi è piaciuta“.

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