Inno Ucraina: il significato e la storia dell’inno nazionale del Paese dell’Est Europa con capitale Kiev.
L’Ucraina è uno Stato importante dell’Europa orientale, finito tristemente sotto i riflettori di tutto il mondo per il grave conflitto con la Russia che l’ha coinvolta, in particolar modo, nel 2022. In questi giorni drammatici sta risuonando forte, e non solo nelle principali città del Paese, l’inno ucraino. Un inno cantato con forza dagli abitanti filoucraini delle repubbliche separatiste del Donbass, ma anche dal resto del Paese, che non vuole arrendersi all’invasione russa. Ma qual è la storia e il significato di questo inno? Scopriamolo insieme.
Inno ucraino: la storia
L’inno dell’Ucraina è Šče ne vmerla Ukraïny, che in italiano vuol dire ‘l’Ucraina non è ancora morta‘. Composto all’incirca tra il 1862 e il 1863 dal sacerdote greco-cattolico Mychajlo Verbyc’kyi, deciso a musicare un poema patriottico di Pavlo Čubynskyi, venne eseguito la prima volta nel 1864.
L’adozione ufficiale da parte della Repubblica popolare ucraina avvenne nel 1917, salvo poi essere bandito quando il Paese venne annesso alla RSS Ucraina, nel 1920, diventando parte integrante dell’Unione Sovietica. Solo dopo la dissoluzione dell’Urss venne adottato cone inno del rinato Stato ucraino, ed eseguito in occasione del primo presidente del nuovo corso del Paese, Leonid Kravčuk, nel dicembre 1991.
Il significato dell’inno ucraino
Un inno alla libertà, quello ucraino, frutto di una storia di sofferenza e di lotta per i propri diritti all’autodeterminazione da parte di un popolo che non si è mai arreso, nonostante le tante difficoltà dovute soprattutto alla vicinanza della grande madre Russia.
Alla luce di tutto ciò, l’inno assume un valore ancora più importante e prezioso nei giorni del conflitto. Basta leggerne alcuni versi per poter comprendere quanto calzi a pennello con quello che purtroppo sta accadendo: “Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina, né la sua libertà, a noi, giovani fratelli, il destino sorriderà ancora. I nostri nemici scompariranno, come rugiada al sole, e anche noi, fratelli, regneremo nel nostro Paese libero. Daremo anima e corpo per la nostra libertà e mostreremo che noi, fratelli, siamo di stirpe cosacca“.
Val la pena ricordare che i cosacchi altro non sono che una comuntà militare stanziata in larga parte nella steppa tra Ucraina e alcune zone della Russia, storicamente opposta ai bolscevichi durante gli anni della guerra civile russa.
Di seguito un video con l’inno e la traduzione del testo: