Jovanotti si sfoga su Facebook dopo le tante polemiche relative al Jova Beach Party, attaccando il mondo dell’ambientalismo: ecco la risposta degli enti chiamati in causa.
Il Jova Beach Party è quasi giunto al termine. Mancano due appuntamenti, quello di Montesilvano del 7 settembre e il finale del 21 a Linate, poi anche quest’avventura passerà definitivamente alla storia. E allora Jovanotti ha colto al balzo l’occasione per sfogarsi in seguito a tutte le polemiche che hanno contraddistinto questo suo tour, tra cui quella che ha portato all’annullamento della data di Vasto.
Con toni durissimi, il cantautore ha attaccato sui social il mondo dell’ambientalismo italiano, che non ha però accettato le sue critiche e ha risposto per le rime.
Il post di Jovanotti su Facebook contro gli ambientalisti
Il 2 settembre, tramite Facebook, Jovanotti ha mostrato tutto il suo malcontento per le polemiche che hanno accompagnato il Jova Beach Party. Ha perso la pazienza e si è sfogato, utilizzando anche termini forti.
In un post piuttosto lungo, l’artista ha definito il mondo dell’ambientalismo italiano “pieno di veleni, divisioni, inimicizie, improvvisazione, cialtroneria, sgambetti tra associazioni, protagonismo narcisista, tentativi di mettersi in evidenza gettando discredito su tutto e tutti, diffondendo notizie false“.
La conclusione amareggiata del cantautore è davvero durissima: “Il mondo dell’ambientalismo è più inquinato dello scarico della fogna di Nuova Delhi!“.
Questo il post integrale di Jovanotti:
La risposta degli ambientalisti a Jovanotti
Ovviamente, il mondo delle associazioni ambientaliste ha voluto rispondere a Jovanotti. La onlus Italia Nostra, che si occupa di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, ha dichiarato all’Adnkronos di essere esterrefatta dal linguaggio utilizzato da Jovanotti, ritenendo la sua una “caduta di stile” che lascia “amareggiati“.
Ancora più dura è stata Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che sulle colonne del Corriere della Sera ha risposto: “Dice che non è ingenuo in questo genere di cose? Io invece credo lo sia stato. E molto. Forse si sarà fidato di pareri che sono senza logica“.
La presidente come esempio afferma che non serve essere un esperto per capire che un concerto da 40mila persone nel deserto può danneggiare i serpenti.
Si è invece detto stupito dalle parole di Lorenzo il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, che ha affermato di non capire cosa c’entri il suo ente, che ha solo mosso rilievi su tre tapp, rifiutando però di entrare nella polemica mediatica.
Insomma, la questione è aperta e molto delicata, e la sensazione è che questa spiacevole discussione sia destinata a non terminare con la fine del tour.