Giornata del Ricordo e Sanremo, Cristicchi critico: “Si dà spazio a personaggi squallidi…”

Giornata del Ricordo e Sanremo, Cristicchi critico: “Si dà spazio a personaggi squallidi…”

Nella Giornata del Ricordo, Simone Cristicchi torna a parlare delle foibe e critica Sanremo: parole dure dell’artista romano.

Il 10 febbraio è la Giornata del Ricordo. In questo giorno si celebra la memoria di un dramma che non deve in assoluto ripetersi: quello delle foibe. Di questo ha parlato un artista che al tema ha dedicato una parte della sua carriera di cantautore e soprattutto di autore teatrale: Simone Cristicchi, ex vincitore del Festival di Sanremo. Parlando proprio della kermesse, che andrà regolarmente in onda nella Giornata del Ricordo, l’artista non ha lesinato critiche, anche molto dure, al Festival.

Cristicchi critica Sanremo

Non è la musica a far storcere il naso al cantautore romano, né uno spettacolo che ha degli indubbi lati non proprio positivi. A infastidire Cristicchi è il fatto che, in una giornata così importante, dedicata a un tema davvero delicato, con tutta probabilità non si farà alcun approfondimento sul palco più seguito d’Italia, per dar spazio invece a personaggi che non fatica a definire “squallidi“.

Simone Cristicchi

Queste le sue dichiarazioni, riportate da Globalist: “Se mi aspetto un ricordo a Sanremo? La questione è delicata, sembra di fare l’elemosina a volte nel ricordare il 10 febbraio, mentre si dà spazio a certi personaggi così squallidi, come quel comico, che parlano in maniera così maleducata e priva di qualsiasi stile“. Il riferimento è, evidentemente, ad Angelo Duro, che non ha certo fatto breccia nel cuore di Cristicchi. E anche in quello di molti altri spettatori del Festival.

L’attacco del cantautore al Festival

Il problema, secondo l’ex vincitore della kermesse, non è il fatto che non venga ricordato un giorno così importante, ma che si faccia fatica a trovare uno spazio anche minimo per parlare di una questione così delicata davanti a una decina di milioni di spettatori.

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Quello delle foibe rimane infatti un tema davvero poco dibattuto nel nostro paese, quasi un tabù, se è vero che lo stesso Cristicchi, alla prima del suo spettacolo del 2013, dovette andare in scena con le camionette della polizia e dei carabinieri al di fuori del teatro.

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