Il Corriere della Sera ha riportato la richiesta di rinvio a giudizio per Gigi D’Alessio riguardo a un’accusa di evasione del fisco.
Stando a quanto pubblica il quotidiano Il Corriere della Sera, a Gigi D’Alessio sarebbe stato contestato il mancato pagamento di 997.581 euro di Ires e 770.613 euro di Iva. Il pm Saverio Francesco Musolino ha inoltrato la richiesta di rinvio a giudizio per il popolare cantautore napoletano, anche conduttore di Made in Sud, per occultamento o distruzione di documenti contabili.
Gigi D’Alessio accusato di evasione fiscale
La Procura di Roma, come riporta Il Corriere della Sera, sta indagando sul cantante e sul coinvolgimento di altre tre persone che avrebbero aiutato D’Alessio a evadere il fisco “attraverso un complesso meccanismo di scatole cinesi, ma anche di episodi grotteschi”.
Questo meccanismo comprenderebbe diversi episodi, orchestrati appunto al fine di evadere le tasse. Si indaga, tra le altre cose, sulla vendita della GGD Productions srl, la società di proprietà del cantautore, che sarebbe stata venduta a un suo uomo di fiducia; come scrive Il Corriere della Sera, il cantante “girò l’intero pacchetto a un americano residente nel Delaware, titolare di un’impresa: la Global Music Entertainment”.
D’Alessio avrebbe anche finto il furto di un’auto, una Mini, all’interno della quale si trovavano – come falsamente dichiarato – i libri contabili e le fatture riguardanti la GGD Productions srl (a questo forse si riferiva il quotidiano con l’espressione ‘episodi grotteschi’).
Un’altra sentenza in arrivo
Un altro quotidiano, Repubblica, ricorda invece che a breve (a giugno) ci sarà la sentenza riguardo alla rissa che il cantante ebbe con due paparazzi, insieme a un’altra persona, davanti alla sua abitazione a Roma. Ai fotografi, che lo stavano fotografando insieme alla compagna Anna Tatangelo, D’Alessio aveva poi sottratto le macchine fotografiche. L’episodio risale al 2007, quando la relazione tra i due cantanti era ancora agli inizi.