Gianna Nannini fa sessanta: una vita a suon di rock

Gianna Nannini fa sessanta: una vita a suon di rock

Oggi Gianna Nannini spegne sessanta candeline: un compleanno che coincide con i quarant’anni dall’uscita del suo primo disco.

Sessant’anni a suon di rock: sono quelli di Gianna Nannini che oggi, 14 giugno, spegnerà 60 candeline nello stesso giorno in cui cade la ricorrenza dei 40 anni dalla pubblicazione del primo album da solista. Aveva vent’anni allora ma nonostante i quattro decenni trascorsi non ha perso la sua verve, l’entusiasmo, la grinta. E nemmeno l’ispirazione: sempre sulla cresta dell’onda, come agli inizi, quando si era presentata come voce femminile del gruppo di Mario Lavezzi, i Flora, Fauna e Cemento. Una vera e propria icona, un personaggio difficile da inquadrare all’interno di un sistema. Certamente un vanto per l’Italia, Gianna Nannini, simbolo di un certo movimento rock è stata capace di avere successo anche al di fuori dei confini, ad esempio in Germania, dove si è ritagliata uno spazio di prestigio.

Una vita fuori dagli schemi

Il suo essere fuori dagli schemi, noncurante di quello che accade intorno le ha permesso di vivere con estrema tranquillità la nascita di Penelope, la figlia. Lei, single e cinquantenne già da un pezzo, ha scelto l’amore e lo ha fatto senza mai voltarsi indietro. Ha combattuto e ha fortemente voluto portare a termine il progetto che le ha regalato la sua piccola. E il dibattito che si è scatenato intorno a questa scelta non l’ha minimamente scalfita.

Le hit, il teatro, il cinema

Una carriera ricca di successi e di brani diventati vere e proprie hit: da “Fotoromanza”, a “Bello e impossibile”, “I Maschi”, “Un’estate italiana” (la colonna sonora dei Mondiali del ’90, incisa insieme a Bennato) per arrivare alle più recenti “Meravigliosa Creatura” e “Sei nell’anima”.Non solo musica: Gianna ha anche partecipato al film di Salvatores “Sogno di una notte di mezza estate”, oltre a un’edizione dell’Opera da Tre Soldi con Sting e Jack Bruce, e alla scrittura di “Pia come la canto io”, un’opera ispirata a Pia de Tolomei.