In una lunga intervista, Gianluca Grignani ha parlato dei momenti più difficili della sua vita: dalle droghe alle molestie subite da bambino.
In occasione dell’uscita della sua autobiografia “Residui di rock’n’roll“ edita da San Paolo, Gianluca Grignani ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica in cui ha svelato alcuni degli argomenti che tratta all’interno del libro. In particolare, il cantautore ha rivelato di aver subito delle molestie quando era piccolo.
Gianluca Grignani: “l’ho fatto per denunciare”
Gianluca Grignani ha raccontato che l’episodio si è verificato in un campo estivo del CONI: “È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me. L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora“. All’interno del libro, il cantautore ha poi deciso di dedicare un intero capitolo al suo rapporto con le droghe: “Si chiama ‘Il mostro’“.
“Inizia con un bel po’ di droga in un sacchetto. Anche qui: le speculazioni sono state tantissime. Dovevo raccontare la mia versione. Solo che ho scelto di farlo in maniera quasi narrativa. Anche perché se dovessi essere più preciso farei finire la favola di qualcuno“.
Anche la depressione è uno dei temi centralo dell’autobiografia dell’artista: “Vivo un periodo non facile. La depressione porta a chiederti se ciò che hai fatto e ciò che farai è abbastanza. Ma i miei figli mi danno tutta la forza necessaria per reagire”.
La fuga in Sudamerica
Grignani ha poi raccontato di quella volta che è scappato in Sudamerica: “E poi in Giamaica. Tornai a Londra per vedere dei discografici. Avevo fatto i capelli rasta e passai da un parrucchiere per sistemarli, erano troppo intrisi di catrame. Decido di tagliare tutto e di farmi biondo platino. Solo che nell’ufficio dei discografici c’era anche Franco Battiato. Mi vide e fece una mossa alla Mick Jagger”.
E anche del suo singolare incontro con Pino Daniele: “Entro nel camerino dopo un suo concerto per salutarlo. Gli chiedo: “Pino, ci facciamo una canna?”. Risposta: “Guagliò, io nella mia vita mi sono già fumato tutti i Campi Flegrei…“