Gianluca Grignani: “Lucio Dalla era il mio migliore amico”

Gianluca Grignani: “Lucio Dalla era il mio migliore amico”

Gianluca Grignani ha svelato diversi dettagli della sua vita privata, dalla sua vita sentimentale all’amicizia con Lucio Dalla.

In una lunga intervista per Il Corriere della Sera, Gianluca Grignani ha rivelato dettagli fino ad ora inediti della sua vita privata e professionale. Da intensi legami di amicizia con icone della musica italiana come Lucio Dalla a introspezioni sulle dinamiche amorose, il cantautore ha offerto ai fan una chiave di lettura diversa su ciò che muove il suo mondo emotivo e artistico. Scopriamo cosa ha raccontato!

Gianluca Grignani: l’amicizia con Lucio Dalla e Vasco Rossi

Grignani ha raccontato di essere stato amico intimo di Lucio Dalla: “è stato il migliore amico che ho avuto in questo ambiente. La prima volta che andai a casa sua, entrando in soggiorno non vidi nessuno. Poi mi accorsi che mi stava scrutando da dietro una poltrona. Mi spiegava: “La libertà è un lavoro difficile”.

Poi ha raccontato un aneddoto: “Una volta telefonò a casa per invitarmi in barca, rispose mia madre. ‘La ammiriamo tanto, signor Dalla, ma mio figlio non è il suo tipo‘. Quando Lucio me l’ha raccontato ci abbiamo riso un quarto d’ora“.

Gianluca Grignani

Ma nella sua lunga carriera il cantautore ha stretto rapporti anche con altri colleghi come Vasco Rossi, Irama e Blanco: “Irama ha più futuro, Balnco è rock’n’roll, ha le armi per fare un salto e seguire le mie orme“. 

Il rapporto con l’amore

In questo momento, rivela Grignani, non c’è un grande amore nella sua vita. A proposito delle sue relazioni passate ha raccontato: “Do talmente tanto, che richiedo anche tanto. Se non ricevo indietro abbastanza non funziona. Molte mie ex le adoro, ma non c’è stata la capacità di volere stare insieme fino in fondo”.

In amore non è sempre stato corretto: “Non mi ci sono impegnato mai troppo, nemmeno se era una modella bellissima. Non lo trovavo così interessante. Qualche volta mi sono comportato male, non sono un esempio, però sono sempre stato onesto“.

A proposito di Sarah, la ragazza a cui ha dedicato “La mia storia tra le dita“:  “L’ho lasciata il giorno del mio diciottesimo compleanno. La amavo, ma non avevamo futuro. O meglio, sarebbe stato scintillante per lei e amaro per me. Non mi lasciava fare musica”

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