Imbarazzo al concerto dei KISS: gaffe clamorosa per la band americana

Imbarazzo al concerto dei KISS: gaffe clamorosa per la band americana

Al termine di un concerto a Vienna i KISS sono incappati in una gaffe imbarazzante: ecco cosa è successo.

Ci sono piccoli errori, dovuti magari a distrazione o a limitata conoscenza dell’argomento, che possono a volte generare un clamore mediatico enorme. Lo hanno imparato a loro spese anche i KISS, una delle band più amate al mondo, icone del rock da ormai cinquant’anni e impegnate in questa estate 2022 coin un lungo tour d’addio che li vedrà protagonisti tra qualche giorno anche nel nostro Paese.

Durante una delle ultime date, quella del 26 giugno a Vienna, la band è stata protagonista come al solito di un grandissimo show spettacolare, a suon di rock and roll, fuochi d’artificio ed effetti speciali, ma è incappata anche in una gaffe altrettanto spettacolare: c’entrano i saluti finali e qualche bandiera inaspettata.

KISS: la gaffe al concerto di Vienna

Il piccolo grande incidente, diventato virale tramite l’occhio acuto dei social, che non perdono mai nulla, è avvenuto al termine della data del 26 giugno alla Wiener Stadthalle di Vienna, capitale dell’Australia… pardon, dell’Austria.

KISS

Ebbene sì, è stato proprio qui che sono inciampati i musicisti e i membri della loro crew. Alla fine del concerto, per ringraziare tutti i fan viennesi accorsi all’evento, il gruppo ha infatti mostrato la scritta KISS con la bandiera non dell’Austria, ma dell’Australia! Un errore che ha conquistato subito i più maligni sui social:

Bandiera sbagliata

Insomma, un piccolo errore, quasi un particolare insignificante, non fosse che alla propria bandiera i fan spesso tengono molto, e che un errore così grande è meno giustificabile, se si pensa a quanto siano diverse le bandiere austriaca e australiana. Vero che l’errore non sarà stato del gruppo, bensì di qualcuno degli organizzatori, che avrà per sbaglio cliccato l’opzione Australia al posto con Austria. Un errore veniale che non è sfuggito a nessuno, e che probabilmente rimarrà per sempre come una macchia nella storia dei live della band di Gene Simmons.

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