Sanremo 2021: Francesco Renga pronto a rilanciarsi?

Sanremo 2021: Francesco Renga pronto a rilanciarsi?

Francesco Renga a Sanremo 2021 con Quando trovo te: il significato del nuovo brano e la storia del cantautore al Festival della canzone italiana.

Francesco Renga sarà uno dei protagonisti di Sanremo 2021. E forse, per la prima volta, l’artista bresciano sarà anche uno dei cantanti più esperti tra quelli presenti nel cast. Potrà avvantaggiarsi del suo curriculum per puntare alla vittoria? Difficile dirlo. L’ultima presenza sul palco dell’Ariston non era stata infatti indimenticabile. Scopriamo insieme il significato della sua nuova canzone e la sua storia al Festival.

Francesco Renga, Quando trovo te: il significato

Francesco è stato uno degli artisti colpiti più da vicino dalla pandemia da Coronavirus, essendo residente a Brescia, una provincia che ha sofferto tantissimo nei mesi di più bui. La sua canzone non parlerà apertamente di Covid, ma di certo parte dell’ispirazione può arrivare anche da quello che ha vissuto, visto e sentito.

Francesco Renga

Così l’ex voce dei Timoria ha presentato a RaiPlay il suo nuovo pezzo: “La canzone che porto a Sanremo racconta di come le piccole cose possono salvarci la vita. Descrive i momenti di disperazione che fanno parte della vita quotidiana. Le sonorità di Quando trovo te sono un bel traguardo, per me un punto di arrivo. Un mix di quello che sono stato, di quello che sono adesso, di quello che è stato il mio percorso sia stilistico che di scrittura e anche vocale“.

Francesco Renga a Sanremo

Il cantautore nativo di Udine ha ammesso che avrebbe fatto carte false per essere tra i protagonisti di questo Sanremo, il Festival della rinscita. Eppure, di edizioni della kermesse ne ha vissute nella sua carriera davvero tantissime. La prima fu nel 1991, quando tra i Giovani partecipò insieme ai Timoria, conquistando il primo premio della Critica con il brano L’uomo che ride:

Passarono dieci anni per rivederlo dalle parti dell’Ariston. Partecipò infatti, nuovamente tra i Giovani, a Sanremo 2001 con il brano Raccontami, stavolta da solista. E fu un trionfo: vinse nella categoria e si preses anche un altro premio della Critica:

L’anno dopo fece il suo debutto tra i Big con Tracce di te. Nonostante il salto di categoria, non si bruciò, e anzi la sua fu un’ottima figura, conclusa con un buon ottavo posto:

Forte di uno straordinario successo commerciale tra il 2003 e il 2005, tornò al Festival nel 2005. E fu trionfo, stavolta tra i Campioni. Renga riuscì infatti a imporsi con Angelo, uno dei brani più apprezzati della storia del Festival.

https://www.youtube.com/watch?v=-vb8pezPbzE

Dopo quattro anni, rimise piede a Sanremo nel 2009 con Uomo senza età, un brano differente da quelli presentati in passato. Il rock dei Timoria era lontano, ma anche il pop romantico dei primi anni da solista. Qui giocava con un pop più sofisticato, citando anche la Turandot di Puccini. Non a caso, nella serata dei duetti si fece accompagnare da un soprano, Daniela Dessì. E alla fine arrivò quarto:

Tre anni dopo tornò in gara al Festival con La tua bellezza, un altro esperimento sempre in ambito pop. Anche stavolta si fermò all’ottavo posto:

Migliorarono le cose due anni dopo, al Festival 2012. Ormai decano della kermesse sanremese, l’artista presentò nell’occasione il brano A un isolato da te e Vivendo adesso (scritto da Elisa). Con quest’ultimo pezzo arrivò quarto:

Dopo un periodo di pausa dalla kermesse, Renga tornò a calcare l’Ariston come ospite nel 2018, partecipando di nuovo come concorrente nel 2019 con Aspetto che torni. Si fermò al 15esimo posto, peggior risultato in carriera, complice una serie di performance non all’altezza e qualche polemica per uno scivolone dialettico nel Dopofestival:

Cosa aspettarsi dal suo ritorno nel 2021? Probabilmente avrà voglia di prendersi una rivincita rispetto all’ultima occasione, ma proiettarlo nella prima metà di classifica potrebbe forse rivelarsi un eccesso di ottimismo. Per artisti esperti come lui, molto dipenderà dalla canzone. Se sarà quella giusta, potrebbe tornare anche nei primi otto. Così non fosse è prevedibile un piazzamento a metà classifica, ma più vicino agli ultimi posti che ai primi.