Basta accordi sottobanco: l’Eurovision 2023 cambia le regole e abolisce le giurie

Basta accordi sottobanco: l’Eurovision 2023 cambia le regole e abolisce le giurie

L’Eurovision 2023 non avrà più le giurie: cambia il metodo di voto per decidere i Paesi che arriveranno in finale.

Io voto te e tu voti me? Non più. L’European Broadcast Union, comitato organizzatore dell’Eurovision Song Contest 2023, ha finalmente deciso di mettere la parola fine agli accordi sottobanco che hanno sempre contraddistinto la manifestazione negli ultimi anni. Quante volte ci siamo lamentati per quel lavoro diplomatico “aumm aumm” che permetteva alle giurie di scambiarsi i punteggi? Una prassi che, di fatto, toglieva regolarità alla classifica finale, determinando spesso vittorie decise a tavolino. E che, anche per questo motivo, è stata finalmente eliminata dal regolamento in vista dell’edizione 2023, almeno per quanto riguarda la prima fase.

Eurovision 2023: cambia il metodo di voto

Dal 2009 a oggi il meccanismo di voto dell’Eurovision prevedeva una combinazione giuria-televoto. Dopo lo scandalo dell’ultimo anno, quando era stato comprovato in maniera chiara e palese che i giurati di sei Paesi si erano accordati per votarsi a vicenda, l’EBU ha deciso di intervenire, cancellando di fatto le giurie.

Eurovision Song Contest

Potere al popolo. L’Eurovision 2023 potrà contare solo sul voto popolare. E non solo, perché per la prima volta l’EBU ha deciso di dare possibilità di voto anche ai telespettatori di Paesi non in gara. Tutti potranno votare le proprie canzoni preferite e, nel caso dei voti provenienti nazioni “fuori concorso”, verrà fatta una somma e verranno convertiti in punti che avranno il peso di un singolo Paese partecipante.

Come cambiano le regole dell’ESC

Ad annunciare questa svolta è stato Martin Österdahl, il supervisore esecutivo dell’Eurovision: “Nel 2023 solo gli spettatori decideranno quali Paesi arriveranno alla finale e, riflettendo l’impatto globale dell’evento, tutti coloro che guardano lo spettacolo, ovunque vivano, possono esprimere il proprio voto per le canzoni preferite“.

Le giurie di professionisti della musica rimarranno coinvolte solo per la decisione del risultato finale, probabilmente però con un occhio più attento per evitare accordi anche a questo punto della competizione.

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Ricordiamo che l’Eurovision 2023 si terrà dal 9 al 13 maggio a Liverpool, nel Regno Unito, in sostituzione dell’Ucraina, che avrebbe dovuto ospitare lo show, ma che ha dovuto rinunciare all’onore a causa del proseguire della guerra che sta mettendo in ginocchio l’intera Europa.

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