Eurovision 2022, Mahmood e Blanco superati: i favoriti per la vittoria finale adesso sono gli ucraini

Eurovision 2022, Mahmood e Blanco superati: i favoriti per la vittoria finale adesso sono gli ucraini

Con lo scoppio della guerra in Ucraina, i Kalush Orchestra sono diventati favoriti per la vittoria dell’Eurovision 2022.

L’Italia potrebbe cedere lo scettro dell’Eurovision all’Ucraina. Secondo i bookmaker, i concorrenti dell’Ucraina sono i nuovi favoriti per la vittoria finale della kermesse continentale. Inevitabile che quello che sta accadendo a Kiev e dintorni possa avere un impatto anche sulla gara tra Nazioni più importante nella musica.

Le conseguenze sono state forti fin dai primi giorni del conflitto, con l’esclusione della Russia voluta a furor di popolo sia dall’Ucraina che da tantissimi eurofan sui social. Ma ancora più importante potrebbe essere il cambio delle preferenze nel corso della gara. Se fino a poche settimane fa i favoriti erano infatti Mahmood e Blanco, oggi la situazione è completamente cambiata, e per i bookmaker tutti scommetteranno proprio sull’Ucraina.

Eurovision 2022: Ucraina favorita, superati Mahmood e Blanco

Non sono più Mahmood e Blanco i favoriti per la vittoria finale dell’Eurovision Song Contest 2022. Secondo i bookmaker, al momento i due cantanti italiani sono stati superati dai rappresentanti dell’Ucraina, la Kalush Orchestra.

Eurovision Song Contest

Va detto che già poche settimane fa in effetti l’Ucraina sembrava favorita, complice la scelta di farsi rappresentare da una cantante molto amata come Alina. Dopo aver escluso l’artista per una controversia diplomatica, a Kiev sembravano aver perso terreno sul fronte Eurovision. Invece, l’impatto della guerra con la Russia ha portato molti a sostenere l’Ucraina con grande forza a prescindere dagli artisti che li rappresenteranno, come gesto di solidarietà e come messaggio da mandare al mondo: per la guerra non c’è spazio, per le vittime dei conflitti invece il soccorso può arrivare anche in modo impensabile.

I favoriti per l’Eurovision e i precedenti bellici

A Torino, dietro e Ucraina e Italia, sono viste con grande attenzione dai bookmaker le candidature di Spagna, Grecia e Norvegia, tre Paesi pronti a sorprendere con i loro concorrenti. Ma ogni evento, anche il più lontano dalla kermesse, potrebbe modificare gli equilibri di una competizione mai come quest’anno incerta.

Va comunque detto che non è la prima volta che la guerra influisce sull’Eurovision. Già nel 1993 una situazione drammatica non aveva impedito a Bosnia ed Erzegovina di fare il proprio debutto nella kermesse, con un brano peraltro incentrato proprio sul conflitto. Nell’occasione il risultato fu però solo un modesto sedicesimo posto.

Di seguito il video della storica esibizione bosniaca:

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