Sanremo 2021, Enrico Ruggeri: “Va fatto lo stesso, del pubblico si può fare a meno”

Sanremo 2021, Enrico Ruggeri: “Va fatto lo stesso, del pubblico si può fare a meno”

Enrico Ruggeri parla del Festival di Sanremo 2021 e risponde al ministro Franceschini: per il cantautore la kermesse si deve fare anche senza pubblico.

Sanremo sì, Sanremo no. L’organizzazione del Festival 2021 è completamente nel caos dopo il chiarimento del minsitro della Cultura Dario Franceschini, che ha sentenziato come, al momento, non sia possibile pensare al pubblico in sala, nemmeno all’ipotesi di 380 figuranti. Se la questione sta scaldando gli animi, con Amadeus che minaccia le dimissioni e chiede il rinvio, c’è anche chi pensa che lo show debba andare avanti. È il caso di Enrico Ruggeri. Sulle colonne del Corriere della Sera, il cantuatore si scaglia contro il ministro Franceschini e aggiunge: “La gara va fatta in ogni caso e del pubblico si può anche fare a meno“.

Sanremo 2021: le parole di Enrico Ruggeri

Per il noto cantante ex Decibel, il discorso Sanremo è nient’altro che il termometro della società. C’è una spaccatura tra chi vorrebbe riaprire e chi per prudenza punta sulla chiusura. Ma il suo pensiero è lapidario: “Se non riparte la musica, non riparte nulla“.

Enrico Ruggeri

La gara va fatta in ogni caso. Sarebbe il minore dei mali“, ha affermato Ruggeri, che ha poi aggiunto, senza troppi giri di parole: “A Sanremo non vai per incontrare il pubblico dell’Ariston, ma per promuovere la tua musica“.

Enrico Ruggeri contro Franceschini

Sulle colonne del Corriere della Sera il cantautore, che nella sua carriera ha sempre mostrato di non aver timore di nulla, non dà risposte dirette alle presunte minacce di abbandono da parte di Amadeus, ma va invece all’attacco del ministro Dario Franceschini: “Il ministro della Cultura dovrebbe stare dalla parte di chi fa musica, la sua decisione va contro. I teatri hanno già dimostrato di saper rispettare i protocolli, quindi dovrebbero tornare a lavorare. Fino a che non riparte la musica, termometro della società, non riparte nulla. La fine della pandemia la decide la gente quando torna a vivere, come accadde, lo dicono i sociologi, con la peste di Milano. Dovremmo farlo, beninteso con mascherine e igienizzante“.

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