Stop allo smartphone nei concerti, da Emis Killa a Bob Dylan

Stop allo smartphone nei concerti, da Emis Killa a Bob Dylan

In un mondo sempre più interconnesso, la musica live si sta trasformando. Artisti di fama mondiale stanno cercando di contrastare l’uso invasivo degli smartphone durante le esibizioni.

Questa tendenza crescente non solo sottolinea un desiderio di preservare l’integrità dello spettacolo, ma segnala anche un cambio di paradigma nella relazione tra artisti e fan. Cosmo, Bob Dylan, e altri nomi illustri della scena musicale internazionale, stanno guidando questa “crociata” per riconquistare l’immediatezza e l’autenticità dell’esperienza dal vivo, influenzando significativamente il comportamento del pubblico ai concerti.

L’esempio di Cosmo in Italia, che invita i suoi fan a coprire la telecamera dei propri dispositivi mobili con piccoli adesivi, e la soluzione adottata da Bob Dylan negli Stati Uniti, che prevede l’imbustamento dei cellulari prima dell’ingresso ai suoi concerti, mostrano come artisti di diversi background culturali e musicali condividano una preoccupazione comune. Questo fenomeno non è limitato a un singolo genere o nazione, ma è evidente in varie parti del mondo, coinvolgendo artisti del calibro di Adele, i Depeche Mode e Florence Welch. La loro richiesta ai fan di mettere da parte gli smartphone durante le esibizioni diventa un appello universale per un ritorno alla musica come esperienza diretta e partecipata.

Emis Killa: concerto senza telefoni a Milano

Proprio su questa linea si muove la novità annunciata dal rapper Emis Killa per il suo concerto al Fabrique di Milano, previsto per il 15 dicembre. Questo evento si distingue per una richiesta particolare fatta ai suoi fan: quella di vivere la serata senza l’uso dei telefoni cellulari, in modo da garantire un’esperienza più genuina e immersiva. Il concerto rappresenta un momento chiave per l’artista, che si sta preparando per la sua partecipazione al prossimo Festival di Sanremo, dove si esibirà come uno dei trenta artisti in gara.

“Domenica 15 dicembre al Fabrique di Milano realizzerò un sogno: un concerto senza telefoni. Così. A sorpresa. Perché mi piace sia una cosa esclusiva”, ha scritto l’artista.

Emis Killa ha anche precisato che non si tratterà di un vero e proprio divieto. Dopo la reazione dei fan e le numerose domande ricevute, l’artista ha chiarito con una story che i telefoni non saranno sequestrati all’entrata: “Nessuno vi sequestra i telefoni. Easy“.

La musica contro la distrazione digitale

Florence Welch, con il suo gesto simbolico di interrompere la canzone “Dog Days Are Over” per chiedere al pubblico di vivere il momento senza filtri digitali, incarna l’essenza di questa resistenza all’iper-connessione. Questi artisti cercano di ricreare uno spazio in cui la musica possa essere vissuta senza l’intermediazione di schermi luminosi, riscoprendo la spontaneità e l’energia che nascono dalla condivisione fisica dello stesso spazio e tempo.

La sfida lanciata dal DJ Bob Sinclair su social, seguendo un’esperienza deludente a Mykonos, riecheggia questo sentimento di frustrazione. La sua richiesta di mettere da parte i telefoni per godere dell’atmosfera unica della vita notturna sottolinea quanto questo fenomeno abbia impatti trasversali, influenzando non solo i concerti ma l’intera esperienza della musica dal vivo. La tendenza degli artisti di sollecitare una partecipazione più autentica e meno mediata evidenzia una crescente esigenza di riavvicinare il pubblico all’essenza stessa dell’evento live, ove la musica e la condivisione umana tornano a essere protagoniste.

Bob Sinclar

Le parole di Bob Sinclair: “Sono così depresso, è stata la data peggiore della mia vita”, commentando la sua esibizione a Mykonos, dove le persone erano rimaste “tutte immobili con il cellulare in mano”. In un video, postato sui suoi canali social, il noto dj aveva rivolto un invito ben preciso ai fan: “Smettetela di usare i telefoni in discoteca” e aveva poi aggiunto: “Sei a Mykonos, belle ragazze, club fantastico…e invece…”.